Venerdì nero crypto: sell-off coordinato o deleveraging controllato?
Di Davide Grammatica
Il dump di venerdì scorso ha spazzato via $19 miliardi: c’è chi accusa i MM di aver contribuito al “panic selling”, ma anche chi parla di “deleverage organico”

Una diagnosi del crollo
Il mercato crypto non si è ancora del tutto ripreso dal crollo di venerdì scorso, che ha portato a registrare liquidazioni per circa $19 miliardi. In molti hanno accusato cex e market maker di aver aggravato la situazione limitando l’accesso alla liquidità in maniera coordinata, ma altri esperti hanno sostenuto che potrebbe essersi trattato di un “deleverage organico”, sintomo di un mercato più maturo.
Secondo i dati di DefiLlama, l’open interest sui perpetual futures DEX è passato in poche ore da $26 miliardi a meno di $14 miliardi, il calo più rilevante mai registrato.
Nello stesso periodo, le commissioni sui protocolli di lending sono schizzate oltre $20 milioni (massimo storico), mentre i volumi settimanali sui DEX hanno superato $177 miliardi. In più, il “debito totale” sulle piattaforme di lending sarebbe sceso sotto i $60 miliardi, il minimo dallo scorso agosto.
Non si tratta quindi di un “collasso sistemico”, ma di una fase di riequilibrio salutare. “Almeno il 93% del deleveraging è stato controllato, non un effetto domino”, ha dichiarato, nel merito della questione, Axel Adler Jr di CryptoQuant. “È stato un momento di grande maturità per Bitcoin”. Nello specifico, l’analista ha fatto riferimento ai $14 miliardi di open interest “evaporati”, di cui perl solo $1 miliardo avrebbe riguardato posizioni long su Bitcoin.
During Friday’s crash, spot volume hit $44B (near cycle highs), futures $128B, while OI dropped $14B with only $1B in BTC long liquidations. 93% of OI decline wasn’t forced – this was a controlled deleveraging, not a cascade.
👉 A very mature moment for Bitcoin. pic.twitter.com/sTrziRUXXo
— Axel 💎🙌 Adler Jr (@AxelAdlerJr) October 14, 2025
Un test fondamentale
L’opinione più comune, ad ogni modo, rimane che alcuni market maker abbiano ritirato liquidità in modo sincronizzato, amplificando artificialmente il crollo.
Circa un’ora dopo l’annuncio di Donald Trump sull’imposizione di tariffe al 100% contro la Cina, infatti, la liquidità è letteralmente crollata con diversi malfunzionamenti registrati dai bot per l’operatività.
Di certo, il dump è stato anche un forte test di resilienza per tutto il settore in un contesto di leva elevata e liquidità concentrata. E gli analisti ritengono che episodi di deleverage controllato siano sempre più frequenti, segnale di un ecosistema meno dipendente dagli automatismi e più capace di assorbire volatilità estrema.
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