Visa: c’è chi scommette sul rialzo del titolo grazie alle stablecoin
Di Davide Grammatica
William Blair si dice convinta che le integrazioni stablecoin saranno il principale motore del rilancio di Visa sul mercato azionario
Visa e le stablecoin
William Blair, società di investimento e gestione patrimoniale, ha recentemente condiviso delle previsioni (rilanciate da The Block) sul titolo Visa, e di come sia pronto a una “slingshot recovery” (un imminente rilancio sul mercato azionario) grazie alle nuove integrazioni stablecoin.
Dopo mesi caratterizzati da una performance “tiepida”, infatti, gli analisti della società prevedono per il colosso dei pagamenti un rimbalzo esplosivo, grazie all’integrazione sempre più profonda di pagamenti on-chain nel suo ecosistema globale.
Durante la conferenza sui risultati trimestrali dell’azienda, il ceo Ryan McInerney avrebbe infatti confermato come Visa supporterà ben quattro stablecoin su quattro blockchain differenti, con la possibilità di convertirle in oltre 25 valute fiat.
McInerney ha anche rivelato come la spesa tramite carte con il supporto a stablecoin sia quadruplicata rispetto a un anno fa, con oltre $140 miliardi di flussi crypto e stablecoin processati dal 2020.
Questa strategia posizionerebbe Visa come leader nella convergenza tra pagamenti tradizionali e blockchain, proprio mentre le stablecoin iniziano a trovare applicazioni concrete nel commercio globale.
Gli esperti vedono però nei pagamenti transfrontalieri B2B la principale opportunità per lo sviluppo delle stablecoin, molto più che nei pagamenti retail. “Per il commercio internazionale, le stablecoin possono ridurre drasticamente i costi, velocizzare i processi e minimizzare gli errori”.
Le transazioni cross-border rappresentano oggi meno del 15% del volume totale prodotto da Visa, ma l’azienda si dice ben posizionata per catturare una quota crescente del mercato in un contesto di frammentazione del sistema bancario tradizionale.
L’espansione del mercato stablecoin
Proprio lo scorso settembre, Visa ha lanciato un pilota per testare questi pagamenti transfrontalieri, offrendo alle imprese un nuovo canale di trasferimento internazionale più rapido e tracciabile.
Il recente GENIUS Act ha agito come catalizzatore per molte aziende del settore fintech, e Visa non è stata esclusa. L’espansione delle soluzioni stablecoin, integrata nell’architettura multilivello della società, può rappresentare in questo senso un’evoluzione naturale del suo ruolo nei pagamenti globali, non una rottura col passato.
Il titolo Visa, in tutto ciò, risulta in ritardo sull’S&P 500, con un 10% da inizio 2025 che non regge il ritmo dell’indice (+17%). Per William Blair, questo “ritardo” sarebbe insostenibile, e si prevede peer questo un rimbalzo di oltre il 15% nei prossimi 12 mesi.
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