Le dichiarazioni

Il ceo di Berkshire Hathaway, Warren Buffett, durante la riunione annuale degli azionisti, ha ribadito la sua posizione contro Bitcoin, descrivendo la sua mancanza di valore tangibile. Nello specifico, ha fatto riferimento ad altri settori come l’agricoltura e il mercato immobiliare, usandoli come confronto e sottolineandone i caratteri “concreti”, da cui dipendono in definitiva i rendimenti.

Tutto ciò, a differenza di Bitcoin, un asset verso il quale non riconosce nessun tipo di utilità. “Ora, se mi dicessi che possiedi tutti i Bitcoin del mondo, e me li offrissi per $25, non li prenderei”, ha dichiarato Buffett, rispondendo a un giornalista. “Perché cosa me ne farei? Dovrei rivenderteli in un modo o nell’altro, e non serviranno a niente. Gli appartamenti, invece, produrranno affitti, e le fattorie genereranno cibo”.

Nonostante Bitcoin sia sempre più utilizzato come forma di pagamento, come dimostrano le numerose applicazioni del token in più ambiti amministrativi pubblici in tutto il mondo, Buffett ha osservato che, anche se emergessero più risorse finanziarie digitali, il dollaro rimarrebbe il “denaro reale”.

Ad ogni modo, la linea politica di Warren Buffett sembra rimanere la stessa di sempre. Nel corso degli anni, l’imprenditore ha costantemente mantenuto una posizione ostile nei confronti di Bitcoin, arrivando a definere la criptovaluta come “veleno per topi”. L’assistente Charlie Munger, sulla stessa linea, l’ha descritto come “stupido”, e con attributi “malvagi”.