Bitcoin: settimana chiusa in compressione
Come ogni lunedì, diamo un’occhiata ai grafici e facciamo un po’ di analisi tecnica, fresca di chiusura settimanale.
La scorsa settimana è stata non direzionale, con una candela il cui body è stazionato all’interno di quella verde precedente.
Qualsiasi tentativo di evasione, sia a rialzo che a ribasso, è stato prontamente assorbito, riportando il prezzo all’interno del range.
Il range da considerare attualmente vede come high 23.700$, toccato due volte dalle chiusure giornaliere, e l’area di liquidità soprastante raggiunta dalle shadow di attacco, fino a 24.250$.
Essendoci poco sopra 24450$, massimo locale dal periodo post-3 arrows capital, si potrebbe considerare direttamente quella come resistenza da abbattere per continuazione rialzista degna di nota.
Come low, invece, abbiamo sempre un livello ben chiaro e definito: l’area tra 22.300 e 22.650$.
Accumulazione o distribuzione?
La domanda da un milione di satoshi è: siamo di fronte ad una fase accumulativa che anticipa un altro rialzo oppure ad una distribuzione che viene prima di un ritracciamento marcato?
Purtroppo non c’è sfera di cristallo che possa prevederlo, ma possiamo aiutarci con alcuni dati a capire quale scenario potrebbe verificarsi, in che condizioni e che conseguenze avrebbe.
Primo fattore da considerare: i livelli appena menzionati e la reazione di domanda e offerta nel loro approccio: violente respinte o sweep aumentano la probabilità di continuazione verso la direzione opposta, mentre reazioni deboli fanno intendere a disinteresse nel difenderli e probabilità di perderli.
Importante osservare anche i volumi in corrispondenza degli attacchi ai livelli chiave, poiché aiutano a capire dove di fatto intervengono domanda o offerta.
Ultimo fattore da considerare: andamento dell’Open Interest, che aiuta a capire in anticipo se si stanno accumulando posizioni oppure no.
Analisi Open Interest Bitcoin: la molla è carica?
L’OI mostra una fase di costruzione: il controvalore delle posizioni aperte sta aumentando nonostante il prezzo sia laterale.
In particolare, nell’ultima fase di storno verso il range low, l’OI è rimasto inalterato, il che significa apertura di nuove posizioni.
L’OI denominato in USD dovrebbe variare proporzionalmente al prezzo di Bitcoin: se ciò non accade o accade in misura minore/maggiore è un segnale da non sottovalutare.
Un OI così alto, vicino ai massimi locali di 8.2 miliardi, mostra un elastico molto teso, pronto a trasformarsi in movimento impulsivo nel momento in cui violiamo uno dei due livelli chiave.
I target sarebbero interessanti: perdere il supporto ci proietterebbe verso i 21.300, mentre un breakout dalla resistenza ci portrebbe in un vuoto fino addirittura alla zona 29.000.
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