Animoca Brands raccoglie altri 110 milioni per il metaverso
Di Davide Grammatica
Animoca, società di investimento nel gaming del Web3.0, ha ricevuto un finanziamento di circa 110 milioni di dollari, e continua a puntare alla realizzazione di un metaverso “aperto”
L’ennesimo finanziamento
La società di investimento, nonché editore nel campo del gaming del Web3.0, Animoca Brands, ha aggiunto alle sue casse circa 110 milioni dollari, grazie ai nuovi investitori istituzionali Temasek, Boyu Capital e GGV Capital, e continua a puntare alla realizzazione di un metaverso aperto e interoperabile.
Animoca avrebbe raccolto un totale di 775 milioni di dollari di finanziamenti in diversi round, e ha investito in più di 300 startup, tra cui Sky Mavis, sviluppatore del gioco Axie Infinity. Ma anche altre importanti aziende del grande ecosistema NFT, tra cui NBA Top Shot e Flow Dapper Labs, per non parlare del marketplace più famoso al mondo, ovvero OpenSea.
L’ultimo round, secondo l’azienda australiana, sarebbe stato condotto come una vendita di obbligazioni convertibili emesse a un prezzo di 4,50 dollari, ed è stata soggetta a condizioni riguardanti una futura IPO (Initial Public Offering). A questo hanno preso parte anche gli investitori Mirae Asset Management e True Global Ventures, e tutta l’operazione ha portato Animoca a ricevere una valutazione di 5,9 miliardi di dollari.
“Animoca Brands è cresciuta in modo significativo come azienda nell’ultimo anno”, ha dichiarato Yat Siu, co-fondatore e presidente esecutivo di Animoca. “E i nostri nuovi investitori contribuiranno con la loro consulenza strategica, mentre costruiamo una società leader mondiale nel settore del Web3.0”.
La strada verso un metaverso “aperto”
Animoca Brands, tuttavia, ha come visione principale quella della costruzione del primo vero e proprio metaverso “aperto” basato su blockchain. Ed è per questo motivo che a sua volta investe in tutte quelle realtà aziendali più piccole che lavorano in questa direzione. Altre realtà più grandi, come Facebook e Tencent, sono invece viste, paradossalmente, come una minaccia, in quanto giganti della tecnologia centralizzata e in contrasto ideologico con una struttura interoperabile.
La “fretta” di sviluppare ha portato infine Animoca anche a investire anche nello sviluppo stesso di videogiochi di nuova generazione, come The Sandbox, e continua a investire nel settore acquisendo piccoli studi di produzione.