ApeCoin, il token del mondo Bored Ape
Di Gabriele Brambilla
Creato sulla cresta dell'onda degli NFT Bored Ape e Mutant Ape, ApeCoin è il token ERC-20 del famoso ecosistema di scimmie illustrate
NFT, Bored Ape e la novita ApeCoin
Questo approfondimento è dedicato a un token legato a un progetto di Non Fungible Token: ApeCoin.
Gli NFT sono stati la tendenza dell’anno 2021 e continuano a vivere un periodo positivo.
Superata la frenesia, il mercato dei token non fungibili prosegue nella sua integrazione in svariate applicazioni. Ad esempio, è notizia recente l’arrivo di una TV Samsung compatibile con queste creazioni.
Tra le più famose collezioni di arte digitale è impossibile non menzionare realtà come CryptoPunks e Bored Ape Yacht Club. Proprio quest’ultima sta vivendo una crescita esponenziale, arrivando a toccare valutazioni di partenza superiori ai 100 Ethereum per NFT. Consiglio per i deboli di cuore: non andate a calcolare il cambio con l’euro, fidatevi.
La collezione Bored Ape prevede 10.000 opere uniche, contraddistinte da elementi decorativi, accessori e abbigliamento più o meno rari. Il protagonista di ciascun NFT è infatti una scimmia dalle diverse espressioni, vestiti, occhiali e via dicendo.
Bored Ape è un fenomeno cresciuto tantissimo anche grazie all’apporto di personaggi famosi quali Eminem, giusto per portare un “piccolo” nome. Tutti vogliono accaparrarsene uno in quanto status symbol; data la scarsa offerta è però molto difficile riuscire nell’impresa.
L’avventura non si ferma qui: agli NFT si aggiungono altri pezzi quali ApeCoin, il token ERC-20 legato al progetto.
Andremo quindi a conoscere questa criptovaluta più a fondo. Curiosi? Iniziamo subito!
Indice
Che cos'è ApeCoin (APE)?
ApeCoin è un governance e utility token ERC-20, parte dell’ecosistema APE.
Come abbiamo detto, si tratta di una valuta strettamente legata alla Bored Ape Yacht Club, la celebre collezione di NFT che da tempo spopola in ogni angolo del pianeta.
Fatta l’introduzione, in genere ci addentriamo nei dettagli tecnici, cercando di scoprire dove risiede il valore intrinseco di una certa criptovaluta.
Al contrario, in questo caso c’è davvero poco da dire: ApeCoin è un semplice token su blockchain Ethereum, nient’altro. La sua brevissima storia impedisce inoltre di trovare fun facts e racconti, come invece è possibile fare trattando di Dogecoin o Shiba Inu.
Consultando il sito ufficiale traspare quanto stiamo dicendo: non c’è alcun whitepaper e i testi sono piuttosto astratti e generici.
L’unica nota interessante è la menzione al metaverso, probabile evoluzione futura dell’ecosistema APE. Ritorneremo sul punto in seguito.
A oggi, i casi d’uso sono limitati e deboli. ApeCoin è un token impiegato nella DAO e utilizzato per premiare team di sviluppo, investitori e possessori degli NFT Bored Ape e Mutant Ape, nulla di più. Tutto il resto è pura speculazione.
Prezzo e tokenomics di ApeCoin (APE)
Apecoin dispone di una supply massima pari a 1 miliardo di esemplari.
Passiamo all’allocazione degli esemplari, cercando di capire come il progetto potrà evolvere in futuro.
- Il 62% della supply di ApeCoin è destinata all’ecosistema. Nello specifico:
- 150 milioni di APE sono riservati ai possessori di NFT Bored Ape e Mutant Ape.
- I restanti 470 milioni vengono invece indirizzati alla DAO secondo questo piano: 117,5 milioni al lancio di ApeCoin, poi 7,343 milioni al mese per quattro anni.
- 16% dell’offerta è riservata a Yuga Labs, la compagnia dietro all’intero progetto NFT Bored Ape Yacht Club. Questa cifra resterà bloccata per 12 mesi (scadenza marzo 2023) per poi essere gradualmente rilasciata mensilmente in tre anni.
In questo 16% rientrano anche 10 milioni di ApeCoin destinati in beneficenza alla Jane Goodall Legacy Foundation. Anch’essi saranno fermi per un anno per poi seguire un ruolino di emissione distribuito su 36 mesi. - Il 14% della supply andrà agli investitori. Vi è una suddivisione più intricata rispetto a quanto visto finora; comunque basta sapere che vi è un periodo di blocco e rilascio distribuito su circa tre anni.
- L’8% dell’offerta è di proprietà dei fondatori di Bored Ape. Lockup di 12 mesi ed emissione mensile nei successivi tre anni.
Queste cifre rendono palese un problema non da poco: tra un anno, è assai probabile che il token subirà una pressione di vendita non indifferente. Infatti, ci si può aspettare che buona parte degli APE emessi verranno ceduti, alla fine si tratta di ricompense di varia natura.
Perciò, bisognerà muoversi con molta cautela.
Parliamo dei casi d’uso, come detto piuttosto deboli.
Fondamentalmente troviamo due applicazioni per ApeCoin: ricompensare/ripagare investitori, team e via dicendo; governance token.
Il primo punto non è assolutamente positivo in quanto porta a vendite e conseguenti cali di prezzo.
Il secondo caso d’uso ha solitamente un po’ di importanza. Qui però è ancora tutto piuttosto generico e la DAO non dispone di una piattaforma interamente on-chain (probabilmente arriverà in futuro). Attenzione: in un paragrafo che segue riprenderemo il discorso sulla Decentralized Autonomous Organization da un altro punto di vista.
La piattaforma ufficiale di ApeCoin è in difficoltà nello spiegare a cosa serva il token. Ci sono generici rimandi a utilità altrettanto non definite. Insomma, non c’è molto da aggiungere: al momento APE è una valuta di scarso valore; l’unica certezza è quella che nelle tasche di sviluppatori e investitori sono entrati un bel po’ di dollari.
L’operatività su Apecoin (APE) non può essere definita un investimento. Semmai si tratta di gambling.
Comunque, queste opinioni potrebbero essere smentite: è indispensabile svolgere attente ricerche personali prima di decidere come muoversi.
A seguire, il grafico contro il dollaro americano dal giorno del rilascio di APE, offerto da TradingView.
Metaverso: un valido caso d'uso di ApeCoin?
Finora siamo stati piuttosto critici ma era indispensabile farlo: APE è un token da maneggiare con estrema cura, il rischio di perdere soldi è elevatissimo.
Spendiamo però due parole sul metaverso, un progetto che potrebbe cambiare drasticamente il volto di ApeCoin.
Recentemente, Yuga Labs ha dichiarato di aver raccolto 450 milioni di dollari, stimando un valore aziendale complessivo pari a 4 miliardi.
In seguito, la Compagnia ha espresso la volontà di costruire un metaverso NFT. Se così fosse, APE potrebbe diventare la valuta ufficiale della piattaforma (nostra ipotesi) acquisendo parecchio valore intrinseco. Al contrario, il token dovrebbe comunque beneficiare non poco di questa importante aggiunta.
Tuttavia, vi è un problema non trascurabile: ok che con i giusti capitali si può fare (quasi) tutto, però occorrono delle tempistiche piuttosto lunghe per creare da zero un metaverso. Nel frattempo, altre realtà già operative come The Sandbox non staranno di certo a guardare. Inoltre, nuovi giganti come Meta e Microsoft si preparano a fare il loro ingresso con somme nettamente superiori.
Perciò, l’idea del metaverso Bored Ape è intrigante ma non imminente e di facile attuazione.
Nel frattempo però ci sono deboli segnali di creazione di casi d’uso per APE. Il più significativo è quello che vede il token come valuta necessaria per acquistare NFT musicali con protagonisti Snoop Dogg e Wiz Khalifa. Sì, è ancora poco ma meglio di niente.
Perplessità e ombre su ApeCoin
Consultando materiali e dati relativi ad Apecoin, qualcosa lascia un po’ perplessi.
Innanzitutto, il token APE non è gestito da Yuga Labs, la compagnia dietro ai progetti NFT Bored Ape e Mutant Ape.
Anzi, l’azienda tende a rimarcare in più sedi questa cosa, dichiarandosi non responsabile riguardo a sviluppo ed evoluzione di ApeCoin.
Ciò che Yuga Labs ha fatto è stato donare ad ApeCoin DAO uno speciale NFT blu del simbolo Bored Ape. Aspetto importante: questo non fungible token fornisce alla DAO il diritto di utilizzare la proprietà intellettuale del marchio.
In seguito, l’allocazione del token (decisa dalla DAO, non dagli altri attori) ha destinato ingenti fondi sia a Yuga Labs che ad investitori e fondatori di Bored Ape.
Ok, qui entriamo nella parte oscura: Yuga Labs non ha responsabilità, così come gli investitori. La DAO ha però girato molti token a queste entità, donando loro grande potere di voto in ottica di governance
Esatto, è proprio quest’ultima a non convincere. Facciamo due conti: 16% a Yuga Labs + 14% destinato agli investitori + 8% dei fondatori = 38%; togliamo l’1% riservato alla beneficenza e otteniamo il 37% dei voti disponibili nelle mani di chi ha dato vita al progetto o comunque ha avuto un ruolo più o meno attivo.
Non sembra molto democratica come cosa ed è assai probabile che questo 37% garantirebbe l’approvazione di qualsiasi mozione presentata.
Poi, parliamoci chiaro: Yuga Labs dichiara di non avere nulla a che fare con ApeCoin. Però, l’NFT con i diritti sulla proprietà intellettuale l’ha donato l’azienda, non qualcun altro. Grazie a ciò, si è creato il meccanismo che ha portato e porterà milioni e milioni di dollari nelle casse della Compagnia. Insomma, è un giro quantomeno strano.
Sia chiaro: non c’è nulla di illegale in quanto descritto né il token è una truffa.
Tuttavia nasce un po’ di perplessità, soprattutto stando alle dichiarazioni del sito ufficiale di ApeCoin che chiamano a gran voce decentralizzazione e potere della community.
Come si può definire decentralizzata una DAO se il 37% del potere di voto è in mano a una cerchia ristretta di attori, tra l’altro strettamente connessi al progetto già in partenza?
Perciò, APE è da maneggiare davvero con cura.
"ApeCoin non convince e il ruolo di Yuga Labs, fondatori e investitori lascia qualche perplessità"
ApeCoin: moda passeggera o altro?
Conosciamo da tempo gli NFT Bored Ape e sappiamo come oggi rappresentino uno status symbol.
Condividendone il marchio, Il token APE ha riscosso grandissimo successo, raccogliendo capitali mostruosi in pochi giorni.
Dobbiamo però prestare molta attenzione: non ci sono casi d’uso, il metaverso è stato solo annunciato e i meccanismi relativi ad allocazione e governance sono quantomeno discutibili.
Acquistare ApeCoin con in mente la parola “investimento” sarebbe un grande errore.
Ragionare in ottica di gambling è invece il metodo corretto. Certo, è arduo conseguire il guadagno della vita, perciò si deve essere consapevoli che il capitale scommesso potrebbe andare interamente in fumo.
Nel dubbio, forse è preferibile restare spettatori: meglio rischiare di non ottenere un guadagno piuttosto che subire perdite.
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