Arthur Hayes: “Nel 2024 la più grande bull run di sempre”
Di Davide Grammatica
L’ex ceo di BitMEX Arthur Hayes ha svelato le sue nuove predizioni su Bitcoin, per una convergenza di fattori che potrebbe determinare la più grande bull run di sempre nel 2024
Bitcoin: la svolta nel 2024
Arthur Hayes, co-fondatore ed ex ceo di BitMEX, è tornato a parlare nella cornice del Token2049, evento annuale che si svolge a Singapore a focalizzato sugli sviluppi del Web3.
Le analisi di Hayes sono spesso motivo di riflessione in tutta la community crypto, e anche in questo caso non ha deluso, spaziando dai trend macroeconomici fino a singole previsioni rialziste di singoli asset, passando per le complesse dinamiche dell’intelligenza artificiale.
Nello specifico, Hayes ha analizzato la relazione, a detta sua “simbiotica”, tra debito, AI e valore intrinseco di Bitcoin, osservando come i mercati rialzisti crypto siano sempre spinti da una crescente liquidità delle valute fiat o da importanti progressi tecnologici.
“Negli ultimi dieci anni, uno di questi due fattori è sempre stato il motivo per cui abbiamo avuto un mercato rialzista nel settore”, ha sottolineato Hayes. “Tuttavia, non abbiamo mai assistito a un mercato rialzista in cui entrambi fossero presenti contemporaneamente”.
Tutto questo però potrebbe cambiare nel 2024, quando entrambi gli scenari potrebbero verificarsi. Ed è proprio questo l’azzardo di Hayes, il quale crede che proprio nel prossimo anno potrebbe scaturire una nuova bull-run, non solo per le criptovalute.
Una bull run che nasce dall’AI
Le sfide incombenti riguardano in primo luogo il debito americano, con la sua “allarmante” accelerazione sulla scia della pandemia. Un problema la cui soluzione è sempre stata (storicamente) quella di “stampare nuovo denaro”. In parallelo, lo sviluppo dell’AI, con l’adozione fulminea dei suoi servizi (come ChatGPT) e i crescenti investimenti in aziende funzionali al settore come NVIDIA.
Sempre per questo, Hayes ha anche sottolineato l’importanza dello storage decentralizzato nell’ecosistema crypto, che a suo modo di vedere prenderà il sopravvento sulle soluzioni centralizzate. Proprio queste ultime potrebbero infatti compromettere lo sviluppo di progetti AI, per esempio modificando unilateralmente i termini degli accordi anche in base a direttive governative.
Un ragionamento che ha portato addirittura a sottolineare l’importanza di realtà come Filecoin, la cui utilità sarebbe “tangibile” nonostante un -99% dal suo ATH. Seal Storage, una piattaforma di storage Filecoin, ne sarebbe la prova, essendo stato sfruttato da realtà come il CERN di Ginevra, e riconosciuto dalla Berkeley come una soluzione dal grande potenziale.
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