Azioni Strategy: La miglior copertura per i ribassi di Bitcoin
Di Daniele Corno
Le azioni di Strategy sono uno dei principali strumenti per coprire le posizioni long su bitcoin in fase di ribasso: l'analisi di Tom Lee
MSTR: l'hedge del mercato
Nel mondo degli investimenti, una pratica molto diffusa è la copertura di posizioni long spot su un sottostante attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, come futures e opzioni.
Nel settore crypto tuttavia, benché il mercato dei futures sia particolarmente liquido, in special modo nei principali mercati come il CME, Binance e Bybit, il mercato delle opzioni è ancora fortemente limitato.
Secondo un’analisi condivisa da Tom Lee, chairman e CEO di Bitmine Immersion Technology, il mercato ha dovuto ricercare una valvola di sfogo più liquida, specialmente per le esigenze di investitori istituzionali di grande tier. Lee riporta appunto che, secondo lui, gli investitori crypto in cerca di copertura, hanno selezionato le azioni di Strategy (MSTR) come strumento per le proprie coperture.
In un intervista alla CNBC, Lee riporta che: “Strategy è probabilmente l’orologio azionario più importante in questo momento, perché è il proxy bitcoin, è il nome più liquido”.
Guidata da Michael Saylor, Strategy con i suoi quasi 650.000 BTC in bilancio, agisce da specchio per il prezzo di Bitcoin. Il prezzo riflette infatti moltiplicatori che si evincono durante le fasi di discesa e di salita di BTC, incorrettamente (ma neanche così tanto), identificato come collaterale della società.
Strumenti liquidi per grandi investitori
Il crollo del 10 ottobre, che ha portato con sé liquidazioni per oltre $20 miliardi di dollari, ha evidenziato un problema sistemico in termini di liquidità. I market maker infatti, sono rimasti “paralizzati” in quella giornata. La liquidità da essi fornita è stata inefficiente e, la mancanza di regolamentazione per queste entità, ha dimostrato quali reali problemi ne possano conseguire.
Secondo Lee appunto, i futures e le opzioni sul titolo MSTR sono ora la scelta principale per coprirsi dai ribassi. I derivati “crypto nativi” infatti, secondo lui non sono più sufficienti. “Chiunque abbia una posizione lunga bitcoin considerevole… ha una capacità molto limitata di coprirlo in derivati cripto nativi”.
Lee ha definito le azioni MSTR come una “valvola di sfogo” per il mercato. È naturale quindi, in questo caso, osservare la fase di difficoltà vissuta dall’azienda. Le difficoltà non si nascondono e i dubbi persistono: “Se la valvola di sfogo per i ribassi è Strategy, siamo di fronte a dei problemi strutturali di liquidità?”
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