Bank of England e Quant lavorano insieme a una CBDC
Di Davide Grammatica
Il network Quant ha siglato una partnership con Bank of England e Bank for International Settlements (BIS) per la realizzazione di una CBDC
Quant, le banche e le CBDC
La realtà blockchain Quant ha svelato la sua recente partnership con Bank of England e la Bank for International Settlements (BIS). Una joint venture, che prende il nome di progetto “Rosalind”, focalizzata a esplorare il potenziale degli sviluppi di nuovi sistemi di CBDC.
Il solo annuncio è bastato al token QNT a riprendere fiato sul mercato (+7%), e il pump si è fatto notare particolar modo soprattutto in rapporto alle difficoltà del settore altcoin nelle ultime settimane.
La Banca d’Inghilterra, da parte sua, non è nuova a sperimentazioni in abito crypto, e già in passato aveva esplorato diverse opportunità confrontandosi con realtà come Ripple.
La circostanza, quindi, segnala spunti preziosi in fatto di sviluppo. A partire dalla testimonianza che lo slancio globale intorno alle CBDC non sembra aver perso la propria forza. Al contrario, l’interesse nei confronti di questa tecnologia sembra crescente, soprattutto dal punto di vista dei grandi player bancari.
Inoltre, non sarebbe da sottovalutare nemmeno la crescente concorrenza tra le storiche realtà crypto proprio per sviluppare soluzioni CBDC. Il che, per quanto possa sembrare un controsenso, è esattamente ciò che sta accadendo. Diventano sempre di più, infatti, le realtà istituzionali che si confrontano direttamente con gli attori del mondo crypto per sviluppare soluzioni non propriamente affini all’universo delle criptovalute e dei suoi valori.
La partnership tra Quant e la Banca d’Inghilterra si inserisce proprio in questo contesto, e potrebbe essere da esempio a molti concorrenti, lato crypto e lato banche.
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