La BCE condanna le crypto: “Più danni che benefici”
Di Davide Grammatica
Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della BCE, ha messo in guardia le istituzioni sul loro supporto all’industria crypto, le quali avrebbero portato “più danni che benefici”
La BCE torna ad attaccare le crypto
Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea (BCE), è tornato a parlare di criptovalute in un intervento alla 22sima conferenza annuale della BIS (Bank for International Settlements).
E lo ha fatto criticando non solo l’industria crypto, ma anche le stesse istituzioni europee che ne appoggiano lo sviluppo, soprattutto dal punto di vista normativo.
Panetta ha sostenuto infatti che l’impiego delle criptovalute, negli anni, abbia avuto un impatto talmente negativo da farne ignorare i possibili benefici. Le cui conseguenze sono state instabilità dei prezzi, crescente centralizzazione e uso improprio assimilabile al gioco d’azzardo. Per non parlare, poi, dell’elusione fiscale.
Nasce tutto dalla volatilità, secondo Panetta la dimostrazione dell’assenza di un valore intrinseco e causa di forme poco pratiche di pagamento o di riserve di valore, a differenza di oro o titoli azionari.
Conseguentemente, un ulteriore problema sarebbe rappresentato dalla speculazione, a sua volta un esca per diverse persone attratte in larga parte dal fascino tipico del “gioco d’azzardo”, una caratteristica, per il banchiere, ormai intrinseca al settore.
Le crypto sarebbero poi un canale privilegiato per l’elusione dei controlli sui capitali, nonché di sanzioni e regolamentazioni finanziarie. Con strade e pratiche illegali che favoriscono il riciclaggio e l’evasione fiscale.
Il settore necessiterebbe quindi di una regolamentazione adeguata, e che si fondi su una cooperazione a livello globale, con gli enti addetti ai lavori che dovrebbero sviluppare soluzioni severe per prevenire frodi e manipolazioni di mercato.
L’avvento delle CBDC
Non è certo la prima volta che Panetta interviene con commenti critici in relazione all’industria crypto. Già in passato, infatti, il banchiere si era espresso sui pericoli delle criptovalute per i consumatori, e aveva addirittura suggerito di regolarle sulla scorta delle leggi sul gioco d’azzardo.
Una delle alternative vie di sviluppo della tecnologia crypto, sempre secondo Panetta, sarebbero invece le CBDC, che di per sé costituirebbero però un vantaggio soprattutto per la banca che rappresenta (più che per i consumatori).
“Le banche centrali stanno innovando per fornire un’ancora di stabilità che mantenga la fiducia in tutte le forme di denaro nell’era digitale”, ha dichiarato il membro della BCE. “Una valuta digitale della banca centrale sosterrebbe l’unicità del denaro e proteggerebbe la sovranità monetaria, integrando il contante”.
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