Bernstein: “Il futuro tradFi passa dalla tokenizzazione”
Di Davide Grammatica
Per gli analisti di Bernstein, BlackRock, con il lancio dell’asset fund tokenizzato BUIDL, sta indicando la via del futuro per tutta la finanza tradizionale
Crypto e tradFi sempre più vicine
Come avevamo riportato, la scorsa settimana BlackRock ha svelato il suo primo asset fund tokenizzato. Si chiama BUIDL (BlackRock USD Institutional Digital Liquidity Fund), e sarà “costruito” sulla blockchain Ethereum.
Secondo Bernstein e i suoi analisti Gautam Chhugani e Mahika Sapra, questo lancio sarebbe decisivo per il futuro dell’industria crypto (e non solo) sotto molteplici punti di vista. Ma innazitutto, per come BlackRock sia riuscita a coinvolgere partner chiave appartenenti sia all’ecosistema crypto, sia al mondo tradFi.
Proprio questa sarebbe una caratteristica distintiva rispetto ai fondi tokeniizati già esistenti, con BlackRock che sembrerebbe aver aperto a una migliore “interoperabilità tra entrambe le parti” con la possibilità di avvicinare sempre più clienti tradizionali al mondo on-chain “senza grossi punti di attrito”.
Tokenizzazione futuro della finanza tradizionale
Nello specifico, tra gli attori coinvolti si trovano la società crypto Securitize Markets e l’istituto bancario BNY Mellon con ruoli chiave di custodia e supervisione ai trasferimenti. Ma partecipano all’ecosistema anche realtà quali Anchorage Digital Bank NA, BitGo, Coinbase e Fireblocks.
In più, anche la scelta di utilizzare la rete Ethereum al posto di una chain privata ha un significato non indifferente. Secondo BR, questa “consente uno spazio di progettazione più ampio per l’interoperabilità e la programmabilità”, e certifica come il mondo crypto possa ormai contribuire ai nuovi sviluppi della finanza tradizionale.
Secondo vari analisti, i nuovi fondi on-chain potranno essere un fattore di crescita non indifferente per i gestori patrimoniali, e potrebbero già ora indicare la via per il superamento degli ETF con prodotti multi-asset.
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