La BIS svilupperà un sistema di monitoraggio per stablecoin
Di Davide Grammatica
Bank for International Settlements (BIS) ha dato il via allo sviluppo di Project Pyxtrial, un nuovo sistema di monitoraggio pensato per le stablecoin
La BIS guarda alle stablecoin
La Bank for International Settlements (BIS), l’ente che promuove la collaborazione tra le banche centrali di tutto il mondo, sta sviluppando un sistema di monitoraggio pensato appositamente per le stablecoin, perché queste e i relativi emittenti possano garantire le riserve di valore adeguate.
Come ha affermato la stessa BIS, durante una conferenza sui propositi del 2023, si chiamerà Project Pyxtrial, e verrà sfruttato anche da parte delle autorità di regolamentazione per formare nuovi quadri normativi basati su dati più corretti.
L’approccio alle stablecoin da parte di un ente istituzionale di primo piano è una novità rilevante, soprattutto in rapporto al fatto che le banche, negli ultimi anni, si sono tuffate nella sperimentazione di versioni digitali delle valute sovrane (CBDC), e proprio per la preoccupazione che le stablecoin causano ai regolatori.
Se le CBDC potrebbero rappresentare dal punto di vista delle banche un’alternativa più sicura, la stable tradizionali sono però il fondamento di molte applicazioni della finanza decentralizzata (DeFi), la quale, a sua volta, non è stata ancora inquadrata con precisione da nessuna regolamentazione.
Non solo CBDC
La Bank for International Settlements sta quindi guidando un progetto che esaminerà anche gli strumenti tecnologici che potrebbero aiutare i regolatori a formare quadri politici per le stablecoin basati sui dati.
“La maggior parte delle banche centrali non dispone di strumenti per monitorare sistematicamente le stablecoin, ed evitare disallineamenti tra attività e passività”, si legge, infatti, nel comunicato della BSI. “Il programma prenderà il via quest’anno presso l’Innovation Hub della BSI a Londra”.
A mettere in allerta i regolatori, nel passato, sono stati molti aspetti, dalle rivelazioni del 2021 sulla composizione delle riserve di Tether, fino al crollo della stablecoin algoritmica UST dello scorso anno.
La BSI ha quindi deciso di approfondire il problema sfruttando centri di innovazione sparsi in tutto il mondo, che già ora stanno studiando le CBDC e sistemi di monitoraggio per criptovalute e DeFi. Il tutto, in collaborazione con realtà come Project Atlas e il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria.
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