Bitcoin: bull market alle porte?

Molti analisti del mercato crypto, negli ultimi giorni, sottolineano come Bitcoin possa rientrare in un trend rialzista, dopo ormai un anno di “bear market”. E le ragioni starebbero nel fatto che BTC imiterebbe, nella sua price action, gli stessi cicli del passato.

La candela di marzo, a quanto pare, potrebbe essere infatti la prima a rompere determinate linee di trend ribassiste su intervalli di tempo mensili da ormai lo scorso 2021. E se ciò dovesse avverarsi, l’evento potrebbe convincere anche i più pessimisti sul probabile ritorno del “bull market”.

Inoltre, ciò sarebbe in linea con i cicli del prezzo di Bitcoin negli anni precedenti, lasciando sperare (nella migliore delle ipotesi) anche al raggiungimento di nuovi ATH nel futuro più prossimo.

Il minimo del ciclo attuale si sarebbe verificato lo scorso novembre 2022, subito dopo la debacle di FTX e con BTC a 15.600 dollari, e i 28.000 risultano essere una resistenza decisiva per il futuro a breve termine di Bitcoin.

Il tutto, ovviamente, senza dimenticarsi degli eventi “macro” che caratterizzano l’economia a livello mondiale, piuttosto rilevanti soprattutto nella cronaca più recente. Non sorprenderebbe nessuno, infatti, che siano proprio i problemi della finanza tradizionale a ostacolare BTC nel raggiungere quota 30mila dollari.

Alcuni famosi account di analisi di mercato, come Rekt Capital o Skew, hanno sottolineato come il comportamento dell’asset, negli ultimi giorni, sia sostanzialmente stabile, in attesa di una liquidità superiore in grado di spostare il prezzo spot.

In questo senso, tra i potenziali scenari, è stato individuato nei 28.600 dollari un primo livello di rottura, con i 33mila che invece rappresenterebbero il segnale di una vera “grande inversione”.

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