Bitcoin cala ancora verso i $66k: che succede lato “macro”?
Di Davide Grammatica
Il rendimento dei titoli di Stato negli Usa cresce sulla scia dei recenti tagli ai tassi di interesse: basta questo a fermare Bitcoin?
La lotta bi Bitcoin per un nuovo rialzo
Quando tutti sembravano convinti della conquista dei $70k da parte di Bitcoin, la prima criptovaluta è subito scivolata sotto i $67k. Per alcuni non è che la tipica correzione per ri-testare i livelli di supporto del prezzo, per altri è un campanello d’allarme, soprattutto in relazione al recente andamento dei rendimenti dei Treasury Usa.
La verità probabilmente sta nel mezzo, ma non è comunque da sottovalutare il contesto macroeconomico di queste settimane. Il rendimento a 10 anni dei titoli di Stato Usa ha toccato il 4,22%, il punto più alto degli ultimi 3 mesi, per un rendimento obbligazionario di riferimento aumentato di 60 punti base dall’ultimo taglio di 50pb della Fed ai tassi di interesse.
Verosimilmente, quindi, le obbligazioni potrebbero risultare sempre più interessanti per gli investitori, spinti a spostare capitali da asset solitamente più rischiosi, a partire dalle criptovalute. Una dinamica del genere potrebbe essere già in atto, per un contesto economico comunque fragile e ancora tenuto in scacco dall’andamento dell’inflazione.
BTC e le trame dell’economia
Rispetto a questo, la strategia della Fed sembra essere già delineata: più tagli con un’occupazione in calo, meno tagli con un occupazione in aumento, soprattutto ora in cui il rischio recessione sembra essere stato scongiurato.
Rimangono inoltre sostanzialmente d’accordo gli analisti rispetto ai rischi di un ritorno dell’inflazione a fronte della politica della Fed, con questa che rimane tutto sommato ancora sotto controllo.
La situazione rimane particolare e in equilibrio precario, ma non ci si aspettano “scossoni” nel breve termine. Rimane strano, in effetti, vedere rendimenti obbligazionari, asset rischiosi e beni rifugio (come l’oro) tutti in aumento contemporaneamente.
E per quanto riguarda Bitcoin, sembra ormai fatta per l’iconica “golden cross”, ovvero l’incrocio al rialzo tra la media mobile a 50 giorni con quella a 200 giorni. L’indicatore è spesso criticato dai trader in quanto segnale “tardivo” per un determinato trend, ma storicamente ha spesso significato per Bitcoin l’inizio di un forte rally rialzista.
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