Bitcoin "eccellente riserva di valore”, parola del nuovo “crypto zar"
Di Davide Grammatica
David Sacks, l’uomo di riferimento nell’amministrazione Trump per crypto e AI, è tornato a parlare di Bitcoin, “un eccellente riserva di valore"
La parola al “crypto zar"
Il responsabile per crypto e intelligenza artificiale alla Casa Bianca, David Sacks, è stato recentemente intervistato dalla CNBC. E proprio in questa occasione ha avuto modo di parlare della prima criptovaluta.
“Bitcoin è la prima valuta digitale, l’originale e la più forte“, ha affermato Sacks. “Esiste da oltre una dozzina di anni ormai, e nessuno l’ha mai hackerata, nessuno ne ha mai violato la sicurezza”.
Non a caso, le parole di Sacks calzano a pennello con gli annunci di Trump, che nel voler rendere gli Usa la “nuova capitale crypto” si sta muovendo anche per rendere Bitcoin una riserva strategica “nazionale”.
Sacks ha avuto modo di delineare diversi punti dell’agenda anche in conferenza stampa, e proprio la riserva BTC è tra i primi della lista. Segue poi una maggiore chiarezza normativa, e per questo è stato istituito un gruppo di lavoro dedicato.
“Oggi ero al Congresso per incontrare i leader delle nostre commissioni bancarie e finanziarie, e sono molto impegnati a far passare la legislazione quest’anno per fornire il quadro normativo di cui l’ecosistema delle risorse digitali ha bisogno per sostenere l’innovazione negli Stati Uniti”, ha sottolineato Sacks. “Potrebbe essere fatto tutto nei prossimi sei mesi”.
Anche la SEC, che in passato ha creato tanti problemi all’industria, oggi sotto il governo Trump ha una task force crypto dedicata.
Occhio alle stablecoin
Un altro punto fondamentale riguarda le stablecoin. L’amministrazione vuole portare anche questo settore nel paese, in un momento in cui i principali emittenti lavorano offshore, e l’obiettivo sarebbe quello di consentirne l’emissione a livello nazionale.
“Le stablecoin potrebbero estendere il dominio del dollaro a livello internazionale, online, creando potenzialmente trilioni di dollari di nuova domanda per i nostri titoli del Tesoro”, ha concluso Sacks.
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