Bitcoin ETF: la SEC prova a ritardare l’approvazione
Di Davide Grammatica
Forse per ritardare le operazioni di approvazione dell’ETF spot Bitcoin, la SEC ha richiesto ad alcune parti interessate, come ARK Invest, della nuova documentazione
Gli ETF spot BTC attendono la SEC
La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Usa ha recentemente richiesto della nuova documentazione alle parti coinvolte nella domanda di approvazione di un ETF spot Bitcoin.
Tra queste, ARK Invest, che è stata invitata a presentare nuovi “dati scritti, opinioni e argomenti” entro 21 giorni. La richiesta è stata interpretata da molti come un tentativo di ritardare tutte le operazioni da parte della SEC, che secondo le procedure dovrebbe “approvare, disapprovare o avviare un nuovo procedimento” entro il 13 agosto.
Il ceo di ARK, Cathie Wood, si era già pronunciata in passato sull’evenienza che potesse presentarsi uno scenario del genere. “Penso che la scadenza del 13 agosto lasci il tempo che trova”, aveva dichiarato, a Bloomberg, Cathie Wood. “E penso che la SEC, se mai dovesse approvare un ETF Bitcoin, ne approverà più di uno alla volta”.
Insieme a quella di ARK, la SEC sta attualmente esaminando le domande per almeno altri otto fondi, tutte presentate sulla scia del colosso di Wall Street BlackRock.
ARK aveva invece fatto domanda precedentemente con il suo 21Shares Bitcoin ETF, e il suo periodo di apertura al “commento pubblico”, come da procedura del regolatore, stava terminando.
Evidentemente, quindi, sembra essere strategia della SEC quella di collocare tutte le documentazioni necessarie all’esame delle domande in una stessa “sequenza temporale”.
La sola possibilità che venga approvato un ETF spot BTC aveva lanciato la prima criptovaluta oltre i 30mila dollari all’inizio dell’estate. E ora la partita si gioca con il regolatore, che però non sembra voler lasciarla vinta ai fondi. Il presidente Gary Gensler, per esempio, ha più volte espresso preoccupazione per possibili frodi e manipolazioni nel settore.
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