Bitcoin: gli ETF crypto sbarcano anche sulla borsa di Londra?
Di Davide Grammatica
Londra ha aperto al mercato ETN (prodotti simili agli ETF) basato su asset crypto, per rispondere alla domanda istituzionale di Bitcoin
Anche Londra guarda a Bitcoin
La Financial Conduct Authority (FCA), regolatore finanziario del Regno Unito, ha dichiarato di recente che non intende opporsi alla costituzione di un mercato quotato di Exchange Traded Notes (ETN) basati su asset crypto.
La richiesta proviene da alcuni Recognized Investment Exchanges (RIE), e vorrebbe rispondere alla domanda per gli asset crypto e Bitcoin da parte di diversi investitori istituzionali, tra cui anche società di investimento e istituti di credito.
La reazione della FCA è stata intesa da molti come un’ulteriore segnale di “istituzionalizzazione” dei mercati crypto, e dimostra allo stesso tempo come possano essere molte le vie per portare BTC tra i vari compartimenti della tradFi.
Nuovi ETN su BTC ed ETH
Gli ETN, per quanto simili agli ETF, presentano delle differenze fondamentali. Un ETF, per esempio, implica anche il possesso dell’asset che “tracciano”, come BTC stesso o azioni S&P 500.
Gli ETN, al contrario, sono strumenti di debito il cui rendimento dipende dal sottostante. Ovvero, un prodotto che non necessita di un portafoglio costituito dai componenti dell’indice o degli asset di riferimento.
La Borsa di Londra, in tutto ciò, ha già confermato che accetterà le richieste di ETN Bitcoin ed Ethereum nel secondo trimestre di quest’anno.
Gli investitori retail, secondo le comunicazioni ufficiali, dovrebbero essere (per ora) esclusi dalla negoziazione di questi prodotti, dato che la FCA non ritiene gli ETN basati su crypto e derivati un prodotto adatto ai consumatori al dettaglio. Tuttavia, non si esclude che proprio questi ETN possano essere solo l’inizio della convergenza tra istituzioni UK e asset digitali.
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