Bitcoin: la sinergia tra industria mining e AI
Di Davide Grammatica
Secondo Bernstein, l’industria mining Bitcoin è ormai un partner fondamentale per lo sviluppo di data center dedicati all’AI
Il rapporto tra mining e AI
In un recente report rilanciato da CoinDesk, il gestore patrimoniale Bernstein ha approfondito come l’industria del mining Bitcoin sia sempre più legata a doppio filo con lo sviluppo di data center dedicati all’intelligenza artificiale.
Il motivo sarebbe molto semplice: la disponibilità di energia elettrica e le capacità operative delle società mining sono ciò che più può interessare ai nuovi data center AI. Lo dimostra, per esempio, il recente accordo tra Core Scientific (azienda leader nel settore mining) e CoreWeave (realtà che offre soluzioni cloud per carichi di lavoro su larga scala), che ha aperto la strada a tutta una serie di nuove partnership della stessa natura. E gestori come Coatue Management, che ha investito 150 milioni di dollari in Hut 8, avrebbero già adocchiato l’opportunità.
Sempre Bernstein, invece, avrebbe assegnato un rating “outperform” ad aziende come Iris Energy e Core Scientific per la loro capacità di onorare i propri debiti e far fronte agli obblighi finanziari, sottolineando come la sinergia tra i due settori potrebbe portare solo che bene a entrambe le parti.
Energia, mining e AI
Oltretutto, in molti casi una partnership tra le parti potrebbe essere anche una necessità, visto che i miner nel mondo sono arrivati a ottenere un vantaggio significativo “nell’interconnessione di potenza di grandi carichi” e potrebbero aiutare a risparmiare tempo operativo per i nuovi sviluppi.
Secondo l’analista Gautam Chhugani, il 20% della capacità energetica dei miner potrebbe passare, entro il 2027, all’intelligenza artificiale. Il tutto, senza compromettere la crescita del settore, con le stime rispetto ai miner americani che vedono i primi 5 della classe consolidare ancora di più la loro quota di mercato.
Ovviamente, anche la visione ottimistica di Bernstein sulla prima criptovaluta non viene compromessa, e la stima dei 200.000 dollari entro il 2025 rimane più solida che mai.
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