Bitcoin perde i 100k, giù anche l'azionario
Di Gabriele Brambilla
Per la prima volta da maggio, bitcoin perde (e resta sotto) i 100k. Giù anche la maggior parte delle criptovalute e l'azionario
È successo: bitcoin perde i 100k
Aggiornamento telegrafico ma obbligatorio dati gli ultimi avvenimenti.
Il comparto crypto incassa pesanti perdite e bitcoin, la numero 1, perde quota 100.000 dollari. Al momento della scrittura, la coin si aggira sui 98.500$, giù del 3,2% nelle ultime 24 ore. BTC non scendeva sotto i 100k da maggio di quest’anno, se non per una breve parentesi.
Anche le altre criptovalute non fanno meglio, anzi: Ether lascia per strada poco meno del 7%, così come Solana. Un po’ meglio XRP (-2,1%, fresca di lancio del primo ETF spot al Nasdaq).
Nel complesso, la market cap del settore è in perdita dell’1,6% sulle 24 ore, a circa 3.570 miliardi di dollari.
Male anche l’azionario, con brutte performance in una giornata nata sotto buoni auspici dopo la fine dello shutdown. Soffre l’indice Nasdaq 100 a -2,35%, così come il Dow Jones (-1,7% circa). L’index S&P 500, il più importante al mondo, perde anch’esso 1,7 punti percentuali.
Chiusure negative anche per le piazze europee. Se Milano e Parigi limitano i danni e chiudono quasi in pareggio, male Francoforte (DAX a -1,4%) e Londra (-1,05%). Lo STOXX 600 termina la giornata con un -0,6%.
Perché tutte queste perdite? Una delle principali motivazioni è da ritrovare nelle notizie macroeconomiche americane. Secondo l’osservatorio FedWatch del CME Group, la probabilità che a dicembre avverrà un taglio ai tassi d’interesse è solo del 51%: ieri era superiore di oltre 10 punti percentuali.
Proprio in questi giorni, addetti ai lavori della Fed hanno rimarcato la possibilità di non procedere ad alcun taglio, complice il fatto di aver navigato a vista per oltre 40 giorni di shutdown. I mercati non l’hanno presa bene. Di fatto, essi confermano quanto detto già dal chairman Jerome Powell: si valuterà il da farsi.
In ogni caso, il Nasdaq sarebbe comunque stato sotto pressione. Le preoccupazioni riguardo la possibile “bolla IA” sono sempre più diffuse e gli investitori che decidono di liquidare le posizioni e proteggersi aumentano. Con la chiusura di oggi, il Nasdaq Composite è sceso sotto la media mobile a 50 giorni, la prima volta dalla scorsa primavera.
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