Bitcoin “respira” in giorni di tregua sui dazi
Di Davide Grammatica
L’esenzione dai dazi Usa per una serie di prodotti tecnologici ha rilanciato nel fine settimana i mercati crypto: occasione per Bitcoin?

Una “pausa” che aumenta le incertezze
Donald Trump ha recentemente annunciato l’esenzione dai dazi americani per una serie di prodotti tecnologici. La mossa ha fin da subito avuto un impatto positivo sul settore digitale, ma potrebbe essere un’occasione di rialzo anche per i mercati crypto.
Bitcoin, per il momento sembra mantenere solidamente il supporto degli $80k con un rimbalzo non da poco dal minimo locale settimanale di $75k. E come al solito a determinare il movimento del prezzo sembra essere il presidente Usa.
Secondo la US Customs and Border Protection, l’esenzione riguarda dispositivi strategici come smartphone, computer, chip, modem, schede di memoria e semiconduttori, e tutto ciò ha subito rasserenato i mercati, ridando ossigeno a un comparto messo a dura prova dalle tensioni commerciali.
Si dimostra ancora una volta come, nonostante gli annunci, Trump sia ben disposto a scendere a compromessi. Le esenzioni arrivano infatti nel momento in cui il settore temeva dazi generalizzati su prodotti tecnologici in tutte le fasi della catena di approvvigionamento. Una pressione che avrebbe potuto colpire non solo le azioni, ma anche gli asset digitali a loro correlati.
In tutto questo, Bitcoin si dimostra ancora strettamente correlato allo S&P 500, che con un +10% negli ultimi giorni ha ravvivato la propensione al rischio da parte degli investitori.
Il momento delle trattative
Il 9 aprile, come avevamo raccontato, Trump ha annunciato la sospensione di 90 giorni sui dazi reciproci e una riduzione delle tariffe al 10% per i paesi che non hanno risposto con contromisure. Un dietrofront strategico, secondo alcuni analisti, volto a facilitare un nuovo accordo commerciale con la Cina.
Secondo diversi analisti, siamo oggi in una fase di “negoziazione tattica”, ma la maggioranza sembra concordare sulla sostanziale inefficacia di dazi ed esenzioni.
Alla base del ragionamento c’è la perdita della fiducia degli investitori, che in ogni caso comporterà un ribasso sui mercati. Lo dimostrano i rendimenti in crescita dei Treasury, segno di come l’incertezza rimanga alta tra gli investitori obbligazionari.
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