Bitcoin: volatilità sulla via del tramonto nel post-halving
Di Davide Grammatica
Il “volatility risk premium” (VRP) di Bitcoin è crollato nel post-halving, per un mercato che potrebbe essere sempre più stabile.
Bitcoin e la calma dopo la tempesta
L’indicatore “volatility risk premium” (VRP) di Bitcoin ha subito un significativo ribasso nel periodo immediatamente successivo all’halving, a suggerire come il mercato possa essersi addentrato in un periodo di stabilità, caratterizzato da trader sempre più attivi nel lungo termine. Una volatilità relativamente bassa, infatti, potrebbe giocare a favore soprattutto degli investitori long.
Il VRP, che riflette il trend della volatilità implicita di un asset, sarebbe crollato, secondo i dati riportati da Bitfinex, dal 15% al 2,5% dall’ultimo “dimezzamento”, indicando un divario significativo tra l’andamento del prezzo attuale e quello di qualche settimana fa.
“Il significativo restringimento del VRP indica un riallineamento delle aspettative del mercato verso un contesto più stabile e prevedibile dopo l’halving”, hanno dichiarato gli analisti di Bitfinex a CoinDesk. “La volatilità futura potrebbe essere inferiore a quanto precedentemente previsto dopo il dimezzamento”.
I movimenti di BTC ed ETH
In questo senso, senza più fattori che contribuiscono ad alimentare l’incertezza, sembrerebbe più facile prevedere un rialzo di Bitcoin nel medio termine supportato dalla spinta delle preoccupazioni sul debito americano.
Al momento, BTC viaggia allo stesso ritmo del periodo precedente all’halving, sopra i $62k, ma la correzione della scorsa settimana, seguita da un immediato rialzo, sembra aver inserito la prima criptovaluta in un assetto rialzista più solido.
Il VRP mensile di Ethereum è calato anch’esso, dal 18% all’8,5%, ma rimane comunque elevato e non paragonabile rispetto a quello di BTC.
A incidere da questo punto di vista sono, verosimilmente, i continui rinvii della SEC agli ETF spot ETH, e occorrerà quindi aspettare ancora per vedere scendere la volatilità di Ethereum.
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