Bybit ottiene la licenza di operatore crypto a Cipro
Di Davide Grammatica
Dopo aver lasciato Canada e Regno Unito, Bybit ha ottenuto la licenza di operatore crypto a Cipro, in conformità con Unione Europea e il MiCA
Bybit rafforza la sua presenza in Europa
Bybit ha ottenuto una licenza in quanto exchange e operatore crypto a Cipro, per poter offrire ai clienti Ue servizi di scambio e di custodia di criptovalute.
Lo ha dichiarato, in una nota ufficiale, nelle ultime ore, la società stessa, che afferma così il suo impegno nel rispettare non solo le normative locali, ma anche quelle di tutta l’Ue.
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La nuova licenza rafforza infatti la presenza dell’exchange nell’Unione Europea, nel contesto di un confronto legislativo costante a livello globale, come la ridiscussione dei termini per la sua attività in Giappone ed essere uscito dal mercato del Canada e del Regno Unito.
“Questo evento è una testimonianza dell’impegno di Bybit ad aderire a solidi quadri normativi e al contempo espande la sua presenza globale”, ha dichiarato Ben Zhou, co-fondatore e amministratore delegato di Bybit. “Sosteniamo con tutto il cuore l’obiettivo normativo di costruire un settore delle criptovalute che sia conforme, sicuro e trasparente”.
L'Ue sempre più casa degli exchange
Le società crypto dell’Unione Europea, in generale, si stanno preparando tutte in anticipo sull’entrata in vigore della normativa europea MiCA (Markets in Crypto Assets regulation), che sovrintenderà le legislazioni specifiche dei singoli paesi membri. Cipro, che è uno di questi, ha introdotto la sua regolamentazione proprio in anticipo sul MiCA.
Giusto qualche giorno fa, anche Crypto.com ha ottenuto una licenza in Spagna, ed è ben nota l’attività ad ampio raggio di Binance, tra Francia, Italia e molti altri paesi membri, anche se non sempre con i risultati sperati, come testimonia il caso dell’Olanda.
Cipro, da parte sua, è notoriamente sensibile all’evoluzione del settore crypto, ed è passato alle cronache soprattutto per aver ospitato la sede del ramo Ue di FTX, fino a quando non gli fu ritirata la licenza in seguito al famoso crollo dell’exchange.
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