Casio: l’iconico G-SHOCK diventa un NFT su Polygon
Di Davide Grammatica
Casio sta collaborando con Polygon Labs per lanciare l’NFT del celebre orologio G-SHOCK, la cui realizzazione sarà determinata dalla community
Casio sceglie Polygon per i suoi NFT
La celebre società di elettronica Casio sta collaborando con Polygon Labs per lanciare l’NFT dell’iconico orologio G-SHOCK. L’iniziativa prevede 15mila pass da distribuire a community e interessati, i quali diventeranno effettivamente i creatori dell’NFT. In questo senso, sarà garantito ai possessori l’accesso a un canale Discord dedicato per il progetto.
La notizia arriva circa due settimane dopo che la stessa Casio ha presentato domanda di brevetto proprio per accessori (e orologi) virtuali supportati da tecnologia NFT, e spera quindi di sfruttare la popolarità del G-SHOCK per conquistare una piccola fetta di mercato. Dal 1983, le unità vendute di questo orologio sono ben 100 milioni.
La community potrà quindi inviare le proprie proposte di design, le quali a loro volta potrebbero diventare varianti dell’NFT finale. Una soluzione che vuole sfruttare le potenzialità del Web3 e, collateralmente, anche Polygon, scelta per le sue transazioni rapide e per un semplice processo di minting.
“Fondamentalmente, il nostro G-SHOCK virtuale vuole essere costruito per essere accessibile, innovativo e inclusivo, per un’esperienza utente che deve essere semplice e senza attriti”, ha dichiarato Takahashi Oh, senior general manager di Casio. “Inoltre, l’obiettivo è anche celebrare il 40° anniversario del marchio G-SHOCK”.
Il settore NFT in crisi
Casio si unisce, con questo progetto, ad altri importanti brand che hanno scelto Polygon per lanciare i propri NFT.
La società di scommesse sportive DraftKings è stata tra le prime, coinvolgendo anche la star della NFL Tom Brady, mentre nel mondo fashion è toccato ad Adidas e Prada. Starbucks, invece, ha lanciato la sua collezione giusto ad aprile.
Sempre più società internazionali scelgono quindi il Web3 attraverso il canale di Polygon, con dei volumi che però, in realtà, sono in controtendenza. Le attività nel settore NFT, infatti, sono le più basse degli ultimi anni.
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