Charlie Munger: morto a 99 anni il grande antagonista di Bitcoin a Wall Street
Di Davide Grammatica
Charlie Munger, lo storico braccio destro di Warren Buffett, nonché uno dei più rilevanti antagonisti di Bitcoin a Wall Street, è morto nelle ultime ore.
Munger: un pezzo di storia di Wall Street
Il mondo della finanza tradizionale si è raccolto nelle ultime ore a ricordare Charlie Munger, non solo storico braccio destro di Warren Buffett, ma come lui una vera e propria icona per tutto i settore.
Berkshire Hathaway, la storica azienda tessile fallita e poi trasformata dai due imprenditori in una holding multinazionale valutata in borsa 785 miliardi di dollari, del resto, non avrebbe mai visto la luce senza l’apporto di Munger, a cui è stato storicamente riconosciuto un approccio pratico e efficiente agli investimenti.
Una personalità ingombrante nel mondo di Wall Street, le cui parole hanno sempre pesato anche su Bitcoin praticamente dai suoi inizi, circa dieci anni fa. Era infatti il 2013 l’anno in cui si fanno risalire le prime dichiarazioni di Munger su Bitcoin, quando valeva solamente 150 dollari: “Penso che sia veleno per topi”. E quando ne valeva 9mila, qualche anno dopo: “Un veleno per topi più costoso”.
L’opinione, che rispecchiava effettivamente anche quella pubblica delle grandi istituzioni fino a qualche anno fa, si basava sulla volatilità estrema dell’asset e sulla mancanza di strutture normative consolidate, che aprivano alla possibilità di un utilizzo strutturale a scopo illegale. Per questo, era addirittura arrivato a definire BTC come “disgustoso e antitetico agli interessi della civiltà”.
Tra tutti quelli dell’élite americana che hanno ricordato Charlie Munger in queste ore, lo storico collega Warren Buffett, il quale attribuisce all’amico gran parte del merito del successo della Berkshire Hathaway, e Tim Cook, ceo di Apple, che invece lo ha definito come “un titano degli affari e un acuto osservatore del mondo che lo circonda”.
Chissà se, in questi mesi di profondo cambiamento dell’approccio delle istituzioni nei confronti di Bitcoin, Charlie Munger avrebbe potuto cambiare idea…
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