Circle lancia CPN: rete per pagamenti transfrontalieri in stablecoin
Di Davide Grammatica
È stato annunciato il lancio di Circle Payments Network (CPN), la nuova rete che connette le banche e abilita pagamenti transfrontalieri in stablecoin

L’ultima mossa di Circle
L’emittente di USDC, Circle, sta trainando la crescita del settore stablecoin. Non solo con i numeri, ma con iniziative che cercano di coinvolgere tutto il mondo della finanza tradizionale.
L’ultima (e forse tra le più importanti fino ad ora) è il lancio di Circle Payments Network (CPN), una nuova rete pensata per le istituzioni finanziarie, perché possano abilitare pagamenti transfrontalieri istantanei sfruttando stablecoin regolamentate.
Il nuovo network permetterà a banche e fintech di usufruire al 100% delle opportunità offerte dalle stable, ovvero inviare e ricevere pagamenti a livello globale abbattendo i costi e i ritardi storicamente associati ai trasferimenti internazionali.
“CPN è la nostra risposta a un sistema dei pagamenti transfrontalieri frammentato, lento e costoso”, ha dichiarato Jeremy Allaire, ceo di Circle.
Che le stable potessero trovare terreno fertile in questo settore era palese da tempo. Non è un segreto, infatti, che i bonifici internazionali possono impiegare più di un giorno lavorativo per essere elaborati, con commissioni che arrivano, secondo la Banca Mondiale, in media al 6% (con un impatto importante per i cittadini dei paesi emergenti).
Le stable si prendono il mondo
Pur nascendo da Circle, CPN non è il classico protocollo “crypto-native”. Alle istituzioni saranno richiesti infatti criteri rigorosi su licenze, gestione del rischio e sicurezza informatica. E rispetto a questo sono risultate fondamentali le consulenze di partner come Banco Santander, Deutsche Bank, Société Générale e Standard Chartered Bank.
“CPN può rivoluzionare il modo in cui si muove il denaro oltre confine”, ha sottolineato Michael Spiegel di Standard Chartered.
Tutta la piattaforma è costruita su un’architettura modulare basata su smart contract, e sviluppatori di terze parti potranno costruire app e automazioni native sull’infrastruttura di CPN.
Fireblocks, BCB Group, Coins.ph, Flutterwave, Nuvei, Triple-A, Zodia Markets sarebbero tra le realtà già attive in questo sviluppo.
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