Coinbase interrompe le operazioni in Giappone
Di Davide Grammatica
Coinbase ha confermato l’interruzione del servizio dell’exchange in Giappone, chiedendo agli utenti di ritirare eventuali fondi entro il 16 febbraio.
Coinbase chiude in Giappone
Coinbase, uno degli exchange più importanti al mondo, ha confermato la decisione di interrompere le sue operazioni in Giappone, a causa delle attuali condizioni del mercato.
“La nostra azienda ha preso la difficile decisione di interrompere le operazioni in Giappone e di condurre una revisione completa della nostra attività nel paese”, si legge in un post del blog ufficiale di Coinbase. “Tuttavia, ci impegniamo a rendere questa transizione il più agevole possibile per i nostri stimati clienti”.
La società con sede a San Francisco ha quindi comunicato che i depositi fiat verranno interrotti venerdì 20 gennaio, e gli utenti saranno tenuti a ritirare i propri fondi entro e non oltre il 16 febbraio.
Dopo questa data, tutti i fondi rimanenti verranno convertiti in yen giapponesi e inviati a un conto di garanzia presso l’ufficio affari legali del Giappone, da dove i clienti potranno recuperarli comunque, ma in modo autonomo.
Già la scorsa settimana, Coinbase aveva parlato di un personale ormai ridotto all’osso per poter sostenere le operazioni nel Paese del Sol Levante, e questo in una finestra temporale molto ristretta, se si pensa che la licenza operativa dalla Financial Services Agency del paese era stata ottenuta solo nel giugno 2021.
Il futuro crypto del Giappone
La decisione di chiudere le sue operazioni, tra l’altro, arriva dopo che l’exchange Kraken ha dichiarato per primo che avrebbe interrotto le negoziazioni in Giappone entro la fine di questo mese, accusando le attuali condizioni di mercato in Giappone, ma anche a livello globale.
Binance, invece, sta provando a fare il percorso opposto, compiendo sforzi per tornare nel paese dopo esserne uscita nel 2018.
A settembre, la società di CZ ha richiesto una licenza per operare in Giappone, e ha poi acquisito l’exchange locale Sakura a novembre.
Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, è visto come un leader in qualche modo amico delle criptovalute, e questo potrebbe aiutare il settore in prospettiva.
La sua visione per rinvigorire l’economia della nazione insulare include, in questo senso, il supporto per le aziende Web3 e forti investimenti nella trasformazione digitale.
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