Coinbase: “ETF spot Bitcoin porta per pubblico mainstream”
Di Davide Grammatica
Secondo Coinbase, i nuovi ETF spot Bitcoin rappresentano l’attesa porta d’ingresso nel mondo crypto per un pubblico mainstream
Coinbase e la portata degli ETF
L’approvazione dei nuovi ETF spot Bitcoin ha creato le condizioni perché l’industria crypto possa svilupparsi in più direzioni. L’entrata in gioco di investitori istituzionali, nonché il coinvolgimento stesso di questi ultimi in servizi finanziari legati alla prima delle criptovalute, non può non avere delle conseguenze a lungo termine sull’evoluzione del settore.
E per Coinbase, in particolare, questi nuovi prodotti possono rappresentare la possibilità d’ingresso nel mondo crypto per un pubblico più ampio e mainstream.
“È la prima volta che le criptovalute hanno la possibilità diventare mainstream”, ha dichiarato, in un’intervista alla testata The Block, Brett Tejpaul, a capo di Coinbase Institutional. “Per noi è il momento che stavamo aspettando da anni, in cui gli asset crypto possono aprire un nuovo capitolo della loro storia”.
Dal via libera della SEC a 11 diversi ETF spot BTC, questi hanno registrato un volume di scambio superiore ai 20 miliardi di dollari, coinvolgendo nel mercato sia realtà note del settore (Coinbase in primis), sia realtà finanziarie di primo piano, come JPMorgan, Jane Street o Cantor Fitzgerald.
L’effetto a lungo termine degli ETF
Escludendo Grayscale con il suo trust GBTC convertito in ETF, che pesa sul settore con degli outflow che in pochi si aspettavano, tutti i nuovi prodotti insieme sono cresciuti fino ad arrivare a detenere 4,4 miliardi di dollari in Bitcoin.
E secondo gli addetti ai lavori, tutto ciò non era per nulla scontato, visto che la priorità dei gestori doveva essere lanciare i prodotti senza alcun intoppo a livello operativo, seguendo le direttive della SEC.
“Non si può sottovalutare la quantità di impegno e tempo che Coinbase e le altre realtà coinvolte, come market maker e fornitori di servizi, hanno dedicato nelle settimane precedenti al lancio”, ha sottolineato, ancora Tejpaul. “Ridotti i rischi derivati dal lancio, ora si può iniziare a crescere in modo progressivo”.
È verosimile, quindi, che gli effetti dei nuovi ETF non si vedano dall’oggi al domani. E sui benefici a lungo termine per l’industria, in pochi hanno dubbi.
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