Crollo altcoin: La peggior giornata di sempre mangia $20 miliardi
Di Daniele Corno
Bitcoin crolla a $102.000 dollari ed è il crollo peggiore di sempre per il mercato Altcoin: $20 miliardi liquidati e percentuali da record

Dai dazi al collasso, cosa è successo?
Un duro sabato mattina per i cripto investitori, con un risveglio che possiamo definire da bollino rosso. Il mercato crypto è imploso per circa 60 minuti, ma cos’è successo realmente?
Il primo avvertimento sul mercato è arrivato alle ore 17:00 circa quando, con un post su Truth, il Presidente USA Donald Trump ha comunicato forti tensioni con la Cina, ma la vera bomba è arrivata solo poche ore dopo. Erano le 22:50 quando, un secondo post su Truth annuncia una nuova guerra commerciale: a partire dal 1° novembre, gli Stati Uniti imporranno dazi al 100% su tutti i prodotti esportati dalla Cina, oltre a controlli specifici su tutte le esportazioni di software definiti “critici”.
In quei dieci minuti, a ridosso della chiusura del mercato, il panico ha colpito gli indici azionari. Standard & Poor’s 500, Nasdaq 100 crollano rispettivamente del -0.8% e dell’1% nel giro di pochi minuti, ma è solo alla chiusura del mercato che il panico si è scatenato sul mercato crypto.
Exchange down, blockchain in sovraccarico
Per chi fosse rimasto ad osservare i grafici nella serata di ieri, ciò che si è osservato è stato un CROLLO senza precedenti.
Binance e Coinbase hanno riportato un enorme attività sulle piattaforme a tal punto che, per molti utenti era impossibile effettuare alcuna operazione. I market maker da una parte hanno tolto liquidità sul mercato mentre, dall’altra, non sono stati in alcun modo efficienti per permettere la corretta evasione degli ordini.
Su X, sono molteplici gli operatori che parlano di “operatori saltati”, informazione della quale vi condivideremo gli sviluppi.
Nel pratico dunque, ciò che è successo è stata una cascata di vendite e liquidazioni enormi che hanno contribuito ad una spirale ribassista senza fine. Numerose altcoin, anche ad alta capitalizzazione, sono crollate del -70/-80% nel giro di una candela oraria, ma non solo.
Exchange centralizzati e decentralizzati vantavano spread da record, con divergenze sui prezzi di molte altcoin anche di decine di punti percentuali. Un evento senza precedenti, la cui portata è enorme anche paragonata a due dei peggiori crash di mercato, quali il Covid e il collasso di FTX.
La conta dei danni
Per i superstiti, complimenti, ma ora passiamo alla conta dei danni.
Le posizioni in leva sono state spazzate, distrutte, annullate, insomma, ogni lettore potrà trovare l’aggettivo più consono alla descrizione di questa situazione.
Coinglass stima $19.4 miliardi di posizioni liquidate in 24 ore, la cui metà è riferita ad Hyperliquid. Dati che anticipiamo, risultano incompleti. Binance ad esempio, condivide un evento di liquidazione per secondo con le proprie API, con numerosi analisti che stimano liquidazioni superiori ai $30 miliardi.
Per fare un paragone, il Covid crash causò $1.2 miliardi di liquidazioni, mentre i valori relativi al collasso di FTX furono di $1.6 miliardi. La giornata peggiore per il mercato fu quella del 22 settembre 2025, con liquidazioni da $3.2 miliardi di dollari, che risultano “noccioline” in confronto ai dati odierni.
Potremmo concludere citando le perdite percentuali. AAVE crollò da $250 dollari a $80 dollari in meno di un ora, il token UNI è crollato fino ad un minimo di $2 dollari, un valore più basso dei minimi del ciclo del 2020 mentre, in casi eccezionali, come la coppia ATOM/USDT su Binance, il prezzo di ATOM è andato a ZERO. Si, avete capito bene, è andato a $0.001, segno che, in quell’ora, tra le 22:00 e le 23:00 italiane, qualcosa si è rotto.
E ora?
Se sei ancora qui caro lettore, complimenti per la tua resilienza.
L’evento di ieri è stato unico nel suo genere ma, trarre conclusioni è al momento molto difficile. L’operatività è tornata in regola, gli exchange e le varie blockchain, ieri altamente in sovraccarico, sono tornate a funzionare normalmente.
È tutto finito? I prezzi di molte altcoin hanno recuperato gran parte del collasso, favorite da un Bitcoin comunque in forza, ancora a prezzo nell’ordine dei $112.000 dollari.
Molte risposte arriveranno a partire da lunedì, con la prossima riapertura dei mercati. Non ci resta quindi che augurarvi un buon weekend, con la testa lontana dai grafici e con la consapevolezza di aver vissuto un evento unico nel suo genere.