L'Europa si riunisce per discutere su FTX
Di Gabriele Brambilla
FTX continua a far parlare di sé: tocca all'Unione Europea analizzare quanto accaduto in un meeting in programma tra un paio di giorni
La commissione ECON discuterà su FTX il 30/11
Uno scambio di punti di vista. Questo l’obiettivo dichiarato del meeting del comitato ECON di mercoledì 30 novembre, in programma dalle 10:05 alle 11:20.
Il Committee on Economic and Monetary Affairs (abbreviato in ECON) è il comitato del Parlamento Europeo che si occupa di tematiche economiche e monetarie.
Al meeting parteciperanno alcune personalità di spicco sulla materia, fra cui l’Europarlamentare Stefan Berger, relatore del MiCA. A egli si uniranno Steffen Kern e Alexandra Jour-Schroeder, membri rispettivamente dell’ESMA (European Securities and Markets Authority) e di FISMA (Financial Services, Financial Stability and Capital Markets Union).
Lo scambio di punti di vista sarà incentrato sul collasso di FTX, sulle conseguenze subite dai cittadini europei e sulle prospettive future. Probabilmente raccoglierà parecchia attenzione proprio quest’ultimo punto: con il MiCA in rampa di lancio per l’anno prossimo o il 2024, i regolatori vogliono essere certi della sua efficacia.
Europa e FTX: la conta dei danni
Quanto accaduto a FTX ha generato un’ondata di interrogativi in tutto il mondo. Oltre agli utenti, giustamente preoccupati del fatto che la storia possa ripetersi altrove, anche le istituzioni si ritrovano in un momento di riflessione.
La situazione parrebbe però diversa in Europa. Numeri alla mano, gli utenti maggiormente invischiati nel crollo di FTX provengono da Corea del Sud, Singapore e Giappone.
Nel nostro continente, sono principalmente tedeschi, francesi, italiani e olandesi ad aver subito delle perdite, in misura complessivamente inferiore rispetto ai “compagni” orientali.
L’impatto contenuto di FTX sui clienti europei ha portato reazioni positive tra i decisori. In particolare, come detto da Philipp Sandner del Blockchain Center della Frankfurt School of Finance and Management:
“Seppur il MiCA non sia ancora vigore, c’è il presagio che arriverà. Ciò fa stare alla larga i criminali”
Non mancano poi ulteriori apprezzamenti verso il Markets in Crypto-Assets, dipinto come una soluzione completa a numerosi problemi del mondo crypto.
Sappiamo come leggi e normative soffrano quando si tratta di disciplinare tematiche giovani e che evolvono rapidamente. Perciò, aspettiamo a cantare vittoria.
Ci sembra comunque giusto evidenziare la portata del MiCA, di fatto il primo strumento che cerca di includere tutto (o quasi) quello che riguarda il nostro settore. Non è un lavoro banale e lo sforzo è lodevole. Però, solo la pratica potrà confermare la sua effettiva bontà.
Nell’attesa, restiamo a guardare uno scenario post FTX ancora incerto. Infatti, seppur in misura minore, i consumatori europei ci hanno comunque rimesso dei capitali considerevoli.
FTX operava in Europa grazie all’autorizzazione della CySEC, la Securities and Exchange Commission cipriota. Tramite questa istituzione, l’exchange aveva ottenuto la licenza MiFID II, più restrittiva delle norme nazionali.