Elezioni Usa e crypto: Trump va contro le CBDC
Di Davide Grammatica
Donald Trump se la prende con le CBDC in campagna elettorale, il cui topic crypto assume un’importanza sempre maggiore
Trump vc CBDC
Ormai nel pieno della campagna elettorale per il nuovo presidente Usa, Donald Trump ha avuto modo di prendersela con le CBDC (Central Bank Digital Durrency), promettendo di bloccarne lo sviluppo nel caso fosse eletto.
Lo ha affermato durante una conferenza nel New Hampshire, sottolineando come una CBDC concederebbe al governo un controllo eccessivo su denaro e annesse politiche monetarie.
L’approccio “libertario” dell’ex-presidente (se non altro in rapporto alla controparte democratica) sembra far leva anche su principi cari alla community crypto, in primis la protezione del denaro dei cittadini dal controllo governativo. Sempre secondo Trump, infatti, uno scenario in cui le CBDC diventassero realtà, potrebbe creare il rischio che il governo possa addirittura mettere le mani sul denaro dei cittadini a loro insaputa.
La Federal Reserve, da questo punto di vista, sarebbe già al lavoro con sperimentazioni sulle CBDC, ma i dubbi, i realtà, vengono dall’autorità centrale stessa, con il governatore Michelle Bowman, per esempio, che si è detto poco convinto della sua necessità. Jerome Powell, presidente della Fed, allo stesso modo, ha comunque precisato come un’ipotetica approvazione dell’emissione di una CBDC debba per forza di cose passare al vaglio del Congresso.
Lo sviluppo delle CBDC
A livello globale le cose sono leggermente diverse. 130 paesi stanno effettivamente esplorando concretamente le possibilità offerte dalle CBDC, e 64 di questi, secondo l’Atlantic Council, sarebbero già in fase avanzata. Spiccano, da questo punto di vista, la Cina con il suo yuan digitale, già adottato in diversi settori commerciali, e l’Unione europea, che spinge in questa direzione soprattutto per contrastare l’uso del contante.
La narrativa intorno alle CBDC sembra spesso scontrarsi con l’utilizzo delle criptovalute in quanto nuova valuta digitale, ma non è un segreto che il vero problema sia rappresentato dalle stablecoin, in quanto crypto sostitutiva del dollari negli scambi on-chain.
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