Elezioni USA: niente crypto nel programma Dem

Crypto out dai piani Dem?

Le elezioni americane si avvicinano e per i democratici è confermata la candidatura dell’attuale VP Kamala Harris.

Voci di corridoio, ma anche dichiarazioni di personalità di spicco del partito, come quelle del senatore Chuck Schumer, avevano fatto sperare in un cambio di vedute sul tema crypto. Dopo quattro anni di amministrazione Biden, palesemente anti-crypto, questa sarebbe stata una grande notizia per il nostro settore.

Tuttavia, il programma democratico lascia con l’amaro in bocca, perché di criptovalute non ce n’è nemmeno ombra. Il lungo documento tratta nel dettaglio svariati punti che la nuova amministrazione democratica andrebbe a toccare, “dimenticandosi” però di bitcoin e compagne.

In un mondo sempre più crypto-consapevole, fa uno strano effetto che un potenziale presidente americano non dia spazio anche a quest’industria. Dopotutto, le criptovalute sono anche un’occasione: se non la prende un Paese, ce ne sarà sempre un altro pronto ad approfittarne.

Però, non tutto è perduto. L’assenza dal programma non è un buon segnale, ma Kamala Harris potrebbe comunque adottare un approccio più morbido e disponibile verso le criptovalute. I prossimi mesi saranno certamente importantissimi in questo senso: durante comizi e dibattiti avremo modo di vedere se effettivamente gli asset digitali saranno chiamati in causa e in che termini.

Ormai i democratici dovrebbero averlo capito: gli investitori in questi asset sono tanti e non è più possibile ignorarli. Di sicuro dall’altra parte della barricata ci sono arrivati, chiedere a Donald Trump: dagli sfottò alle crypto, passando alla propria collezione NFT, l’ex presidente e attuale candidato repubblicano ha cambiato opinione e ora sta facendo parecchia leva proprio sulle crypto, così da guadagnare più consenso possibile.

Una nota importante che potrebbe cambiare tutto: il programma, appena approvato dalla Convention dem, fa ancora riferimento a Joe Biden come candidato e Kamala Harris come vice. Perciò, esso riflette per forza di cose parte delle politiche adottate in questi quattro anni. Di conseguenza, l’assenza delle criptovalute non deve essere necessariamente interpretato come un segnale negativo e tutto dipenderà dalle dichiarazioni della Harris.

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