ETF spot su bitcoin: la SEC non lo approverà
Di Gabriele Brambilla
Tra ottimisti e pessimisti, c'è anche chi vede l'arrivo dell'ETF spot su bitcoin quasi impossibile, almeno in un contesto come quello attuale
ETF su bitcoin: l'approvazione salterà?
La questione ETF spot su bitcoin negli Stati Uniti è apertissima. In questi giorni la SEC ha richiesto dei documenti extra ai fondi che vorrebbero proporre questo prodotto. Una mossa che sembra più orientata a guadagnare tempo che giustificata realmente da delle esigenze.
John Reed Stark, ex personaggio di spicco della Securities and Exchange Commission, ha voluto dire la sua riguardo alla vicenda. Entrando dritto a gamba tesa, il suo punto di vista è uno: la Commission non approverà alcun ETF spot su BTC, o quantomeno non ora.
Nel tweet che affronta la questione, Stark sviluppa un discorso che si snoda tra lo scenario attuale, con tutte le problematiche del caso, e un potenziale futuro più orientato alle criptovalute.
La nota resistenza della SEC, e dell’ordinamento americano in generale, nei confronti delle criptovalute, potrebbe secondo Stark fermarsi se l’anno prossimo dovesse vincere la corsa presidenziale un repubblicano. Le normative crypto potrebbero evolversi favorevolmente per il settore e il tanto desiderato ETF spot avrebbe maggiori possibilità di vedere la luce. In effetti, finora l’amministrazione democratica si è dimostrata piuttosto chiusa e in contrasto con tutto ciò che riguarda le criptovalute.
A questo punto aggiungiamo anche un altro effetto: con un presidente repubblicano, il presidente della SEC Gensler presenterebbe probabilmente le dimissioni, lasciando magari spazio a una figura più aperta verso l’industria.
Sappiamo bene che la Commission sta portando avanti una vera e propria guerra nei confronti delle criptovalute e con gli attori che ci hanno a che fare. Tutto senza avere l’autorità a vigilare su un settore che va ben oltre le classiche competenze della SEC.
Esagerate o plausibili che siano, le affermazioni di Stark confermano come il vuoto normativo porti solo un risultato finale: confusione.
Attenzione al 2 settembre, quando scadrà la prima deadline per le approvazioni sull’ETF richieste nientemeno che da BlackRock e VanEck.
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