ETF spot Ethereum: ARK e 21Shares presentano la richiesta!
Di Davide Grammatica
Ark Invest e 21shares hanno presentato domanda alla SEC per l’approvazione di un ETF spot Ethereum, arricchendo la proposta dei grandi gestori patrimoniali in questo campo
La prima domanda di un ETF spot Ethereum
Ark Invest e 21shares hanno fatto richiesta alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Usa dell’approvazione di un ETF spot Ethereum, il primo del suo genere, ma a corredo di un trend ben avviato che vede già diversi gestori patrimoniali insistere per realizzare questi prodotti finanziari lato Bitcoin.
Rinominato “ARK 21Shares Ethereum ETF”, il prodotto fornirebbe un’esposizione diretta a ETH con il supporto diell’exchnage Cboe BZX. E lo stesso CEX, nel presentare la documentazione (19b-4) all’agenzia, ha testimoniato la partecipazione di altre entità importanti all’interno del processo, come la Bank of New York Mellon, che diventerà amministratore del fondo, e Coinbase, con cui si è raggiunto un accordo di condivisione della sorveglianza.
L’ETF proposto avrà a questo punto bisogno dell’approvazione formale della SEC, che però oltre a non essere precipitosa a prendere decisioni in materia crypto, deve ancora esprimersi sulle domante della controparte di questi ETF, ovvero quelli basati su Bitcoin e già una volta rinviati a giudizio.
Un atteggiamento non certo ben visto dall’industria delle criptovalute, preoccupata di come gli Usa si premurino maggiormente di sopprimere questa tecnologia piuttosto che abbracciarla.
Sempre più lavoro per la SEC
Ark e 21Shares, tra l’altro, erano state le prime a muoversi anche per presentare una domanda per un ETF spot BTC. E hanno visto da vicino tutta la diatriba legale che ha coinvolto la SEC e Grayscale Investments.
Negli ultimi giorni, poi, la stessa vicenda si è ravvivata con un vittoria in tribunale di Grayscale, che ha ottenuto una revisione della domanda di conversione del suo trust GBTC in un ETF. Secondo la società, infatti, non ci sarebbe motivo di un eventuale rifiuto da parte della SEC, anche in virtù del fatto che l’agenzia ha già approvato prodotti simili, ma che sono legati al mercato “futures”.
Il fatto che oggi siano entrati in gioco anche degli ETF su ETH, da questo punto di vista, non fa che aumentare le pressioni nei confronti dell’ente di regolamentazione.
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