Ethena integra Bitcoin come collaterale di USDe
Di Davide Grammatica
Il protocollo Ethena ha annunciato l’integrazione di Bitcoin come supporto alla “stable” USDe, finora sostenuta solo da Ethereum LST
Ethena si appoggia a Bitcoin
Di Ethena ne abbiamo parlato a lungo la scorsa settimana, con il lancio del suo token nativo ENA che ha catalizzato tutte le attenzioni della community crypto. Ma se ne è parlato anche dopo, si per la crescita dell’asset di questi giorni, sia per le nuove soluzioni introdotte.
La più importante tra queste, sicuramente, è l’integrazione di Bitcoin come asset di supporto al suo “synthetic dollar” USDe.
USDe, anche detto “synthetic dollar”, offre rendimenti costanti sfruttando i token derivati dal liquid-staking di Ethereum. In sostanza, stETH di Lido, che funziona da collaterale a posizioni short in “perps” su Ethereum nel mercato dei derivati per mantenere USDe nel range di $1.
La “stablecoin” USDe, alla base del protocollo Ethena, è cresciuto esponenzialmente negli ultimi mesi, decuplicando di fatto il suo TVL dall’inizio del 2024. Gioca a favore del protocollo il mercato rialzista, ma soprattutto l’airdrop del token di governance, che ha avvicinato un numero impressionante di investitori al progetto.
Bitcoin sempre più funzionale alla DeFi
L’introduzione di Bitcoin in questo sistema, secondo Ethena Labs, consentirà a USDe di crescere più velocemente e in maniera più sostenibile, attirando nuovi investitori e tutelando maggiormente i trader.
La capacità di crescita di USDe sarebbe secondo gli addetti ai lavori direttamente proporzionale alla crescita dell’open interest di Bitcoin, aumentato del 150% nell’ultimo anno. Ethereum, parallelamente, viaggia a un ritmo più lento.
Proprio perché gli investitori mostrano un maggior interesse per il trading di BTC, Ethena Labs ha deciso di puntare anche su Bitcoin come asset di supporto, che anche in queste ore non sembra voler uscire dal suo assetto rialzista, tornando a puntare i $70k dopo l’inviamo a $65k nell’ultima settimana.
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