Ethereum: successo del Merge sulla testnet Ropsten
Di Davide Grammatica
Il “Merge”, o il passaggio da un meccanismo di consenso PoW a uno PoS, è avvenuto con successo con la testnet di Ethereum Ropsten. E ora tocca alla mainnet.
Un passaggio fondamentale
La testnet Ropsten di Ethereum si è unita con successo alla Beacon Chain. Si tratta di un passaggio fondamentale per l’ormai famoso “Merge”, che consiste nell’unione tra il livello di esecuzione proof-of-work (PoW) con quello proof-of-stake (PoS) proprio della Beacon Chain, introdotta nell’ormai lontano 2020 per conseguire all’aggiornamento di Ethereum.
Ropsten è considerata una delle repliche più fedeli di Ethereum, e il successo dell’operazione, di cui abbiamo già parlato nei suoi precedenti passaggi, lascia ben sperare per la realizzazione del passaggio della mainnet al PoS.
Nelle ultime ore, la testnet Ropsten ha registrato la sua evoluzione a un meccanismo di consenso PoS, e sembra quindi sempre più vicino il realizzarsi dell’aggiornamento di Ethereum più importante della sua storia. Con non poche implicazioni, come il calo del 90% dell’emissione di ETH, costringendo l’asset ad assumere uno stato deflazionistico, una nuova posizione votata alla sostenibilità, abbattendo i consumi di energia fino al 99,9%, e (si presuppone), un aumento consistente della domanda, spinta anche dai premi derivati dallo staking.
I prossimi appuntamenti
Tuttavia, rimangono ancora alcuni passaggi prima del Merge sulla mainnet. Innanzitutto, la stessa operazione deve essere effettuata con altre due testnet, Goerli e Sepolia, mentre in secondo luogo gli sviluppatori dovranno prepararsi alla “difficulty bomb”.
Questa non è che un processo introdotto nel 2016 dagli sviluppatori proprio in ottica del Merge. E consiste in un incremento esponenziale della difficoltà del mining, rendendolo impraticabile e forzando l’arresto della produzione di blocchi, incentivando quindi i miner ad accettare il Merge.
La dinamica, ad ogni modo, non è delle più semplici, e non è un caso che si tratti, appunto, di una “bomba”. Se questa dovesse “esplodere” mentre gli sviluppatori sono ancora al lavoro con i test del Merge, infatti, l’effetto sarebbe un rallentamento consistente dei tempi di produzione dei blocchi.
La “difficulty bomb” potrebbe avere luogo già questo agosto, secondo quanto discusso sul forum Ethereum Improvements Proposals (EIP), ma il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha espresso una stima più prudente, parlando si settembre o ottobre. Ad ogni modo, il Merge è ormai dietro l’angolo, e gli sviluppatori vorranno sicuramente assicurarsi che il più grande aggiornamento della rete fino ad oggi venga eseguito in modo impeccabile.