Ethereum: il Merge è ormai alle porte
Di Davide Grammatica
Il “Merge” è ormai prossimo ad avvenire sulla testnet pubblica Ropsten. È forse l’ultima tappa prima del passaggio di Ethereum al proof-of-stake
Gli ultimi step
Il “Merge”, o per capirci il passaggio a Ethereum 2.0, è ormai prossimo ad avvenire sulla testnet pubblica Ropsten, ed è a conti fatti uno degli ultimi passi per la migrazione definitiva al meccanismo di consenso proof-of-stake.
La “fusione”, questo significa “Merge”, consiste infatti nell’unione tra il livello di esecuzione proof-of-work esistente con il layer di consenso della Beacon Chain (infrastruttura di Ethereum creata a questo proposito), trasformando la blockchain in una rete proof-of-stake.
In questo caso il principale testnet pubblico di Ethereum, Ropsten, subirà questo passaggio il prossimo mese, o più precisamente, come è stato comunicato dagli sviluppatori, il prossimo 8 giugno.
Parithosh Jayanthi, nel team di sviluppo presso la Ethereum Foundation, ha fatto infatti sapere che il nuovo codice è pronto per essere implementato.
Come già abbiamo avuto modo di parlare, questo è solo l’ultimo (anche se forse più importante) test per vedere se effettivamente questo passaggio possa funzionare. Attuarlo sulla testnet pubblica principale rappresenta però una sorta di prova del nove.
Nello specifico, l’operazione si divide in due parti. In primo luogo viene creata una versione primaria del layer di consenso, mentre successivamente il network (Ropsten) avvia il processo del Merge. La prima parte del test avverrà il 30 maggio, mentre la parte finale, come detto, l’8 giugno.
“Il test di Ropsten è una pietra miliare verso la fusione della rete principale di Ethereum, che a questo punto si può preventivare possa avverarsi entro la fine dell’anno“, ha dichiarato Preston Van Loon, sviluppatore di Ethereum presso Prysmatic Labs.
Anthony Sassano, invece, co-fondatore di EthHub, ha dichiarato in un’intervista alla testata The Block come la testnet Ropsten sia effettivamente il passaggio finale prima che la transizione interessi proprio la rete principale, intorno al mese di agosto. Una timeline ufficiale, tuttavia, non esiste ancora.
Le implicazioni
La transizione a ETH 2.0 è in corso da molto tempo, e ha continuato il suo percorso di sviluppo in modo graduale. E non senza ostacoli e cambiamenti, come la stessa Beacon Chain lanciata nel 2020. La community ha da sempre nutrito grandi speranze per il futuro di Ethereum, e guarda ormai l’avverarsi della transizione totale delle rete.
Ciò implica non poche novità, e su molti fronti. In primo luogo, l’emissione di ETH dovrebbe diminuire del 90%, costringendo così l’asset ad assumere uno stato deflazionistico. Inoltre, nella discussione che ruota intorno al consumo di energia delle reti POW, Ethereum conquisterebbe una posizione votata alla sostenibilità, abbattendo i consumi di energia fino al 99,9%. La domanda, conseguentemente, dovrebbe incrementare in modo rilevante, non solo per questi elementi, ma anche per i premi derivati dallo staking di ETH, che si dovrebbero aggirare intorno al 10% all’anno.