Ethereum: obiettivo 100mila TPS per l’ecosistema L1 e L2
Di Davide Grammatica
Vitalik Buterin ha indicato la via per il futuro di Ethereum, ponendo l’obiettivo delle 100mila TPS per L1 e L2 e il ridimensionamento della rete
Il futuro di Ethereum secondo Vitalik
La convergenza tra protocolli di sharding e layer-2, secondo Vitalik Buterin, sarà la strategia di scalabilità da seguire per garantire un futuro radioso a Ethereum. Il fondatore di ETH lo ha sottolineato, recentemente, nel suo blog, delineando una roadmap precisa.
“Il nostro compito è portare a termine la roadmap incentrata sul rollup, preservando al contempo la robustezza e la decentralizzazione che rendono speciale Ethereum L1”, ha dichiarato Buterin parlando della fase di sviluppo da affrontare in questo momento, chiamata “The Surge“.
Il fine ultimo sarà il raggiungimento delle 100mila TPS in un contesto di massimizzazione dell’interoperabilità tra layer-2, mantenendo al contempo la decentralizzazione e la sicurezza già propria della mainnet Ethereum.
Ethereum deve cambiare marcia
Dencun non sembra bastare, e per “aumentare la velocità” sembra necessaria l’esplorazione di un metodo che consenta alla rete di verificare la disponibilità dei dati senza fare appello a ogni nodo della chain.
In questo senso, Buterin ipotizza di adottare un ulteriore ridimensionamento della mainnet con una strategia di aumento del limite del gas. In caso contrario, la disparità tra L1 e L2 potrebbe “minacciare la salute economica di ETH”, e conseguentemente destabilizzare l’ecosistema.
“Il modo più semplice per ‘scalare’ è aumentare il limite di gas”, ha scritto Buterin. “Tuttavia, questo rischia di centralizzare L1, e quindi di indebolire l’altra importante proprietà che rende Ethereum L1 così potente: la sua credibilità come livello di base”.
Il metodo per farlo concretamente non è stato definito, ma Buterin suggerisce, tra le varie ipotesi, di rendere “parti specifiche di Ethereum più economiche” tramite l’addebito di commissioni diverse a seconda del tipo di calcolo da effettuare o l’utilizzo di EOF, un formato bytecode più efficiente.
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