Exchange crypto: la crescita “silenziosa” della DeFi
Di Davide Grammatica
Gli exchange crypto centralizzati stanno cedendo negli ultimi mesi una quota di mercato sempre maggiore a favore della DeFi
I rapporti di forza tra gli exchange
Secondo un’analisi incrociata di dati offerta da Kunal Goel, analista di Messari, gli exchange crypto centralizzati starebbero gradualmente perdendo terreno in termini di volumi di scambio grazie a una crescita graduale della DeFi nella prima metà del 2024.
Lo si vede incrociando i dati riportati da DeFiLlama e CoinGeck relativi al volume totale generato dai dex e a quelli generali. E da questo si può notare una quota di mercato in termini di volume cresciuta dal 4,6% al 7% per i dex da gennaio a luglio.
In altre parole, una crescita del settore del 52%, dovuta a molteplici fattori. “Gioca a favore della finanza decentralizzata la crescita del settore memeocin, a sua volta figlia di un’esperienza utente on-chain molto migliorata rispetto al passato”, ha dichiarato Goel in un’intervista a Decrypt. “Commissioni basse di realtà come Solana e i vari L2 hanno attirato un numero elevato di investitori e trader”.
I dati della DeFi
La crescita in questione, ad un occhio più attento, rimane comunque incostante. I volumi registrati nei diversi mesi del 2024 sono sempre stati altalenanti, ed è indiscutibile che la crescita complessiva dell’industria DeFi derivi direttamente dall’andamento del mondo crypto in generale, a partire proprio da Bitcoin. I volumi più alti, infatti, si registrano proprio a marzo, quando BTC toccò il suo ATH.
Curioso e allo stesso tempo contraddittorio, sempre secondo Goel, sarebbe invece il dato relativo alla capitalizzazione dei due mondi. Il mercato DeFi registra un calo da una quota del 4,47% al 1° gennaio al 3,86% di oggi, e questo nonostante proprio i volumi siano “un indicatore chiave del valore dei dex”.
Allo stesso modo, la DeFi ha registrato negli ultimi mesi un’adozione significativa grazie allo sviluppo costante di nuove dApp, e non si esclude quindi che i primi effetti concreti di questa crescita debbano ancora essere “capitalizzati”.
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