Fear&Greed in "paura" e altcoin in crisi
Di Gabriele Brambilla
Altcoin che perdono terreno, bitcoin statica e notizie negative si ripercuotono sull'indice Fear&Greed, in zona "paura" da alcuni giorni

Il Fear&Greed segnala paura nel mercato
Momento difficile per gli investitori del mondo crypto, tra l’inazione di alcune coin (prima fra tutte BTC) e le difficoltà di altre (vedi Solana). L’indice Fear and Greed di CoinMarketCap reagisce di conseguenza e si colloca in area “paura”, 38/100 al momento della scrittura.
L’indicatore prende in considerazione diversi fattori per il calcolo, tra cui volatilità, mercato dei derivati, momentum delle crypto non stablecoin in top 10, composizione del mercato e trend social raccolti da CMC.
Come per il Fear and Greed dei mercati tradizionali, quello crypto aiuta a comprendere a colpo d’occhio dove ci troviamo in un dato momento. La situazione corrente non è di certo positiva e l’indicatore ci riporta a dei livelli in cui non navigavamo da settembre 2024. Dal picco di “Extreme greed” di 88 punti, toccato a novembre 2024, il crollo è stato netto e inesorabile.
Chiaramente questo indice non è tutto e non indica per forza di cose l’arrivo di un periodo ribassista. Il Fear&Greed fotografa un momento che, come possiamo notare dallo storico, può invertirsi anche in tempi decisamente brevi; dopotutto, fino a un mese fa eravamo in piena zona “Greed”.
Però, se ci concentriamo nel presente, l’indice concorda con quanto già stiamo notando: il mercato è molto incerto a causa di diversi fattori. Non aiutano poi le continue notizie negative come la vicenda LIBRA-Milei. Di conseguenza, “Fear” è la parola d’ordine con cui per ora dobbiamo convivere.
Indice altcoin CMC
Approfittiamone per dare uno sguardo a un altro grafico di non poco conto: l’indice stagionale delle criptovalute di CMC, ossia quello in grado di determinare l’arrivo dell’altcoin season.
Per chi non lo conoscesse, questo indice prende forma in base alle performance di BTC e delle 100 principali altcoin negli ultimi tre mesi. Ecco come si presenta oggi:
Se sei un sostenitore o sostenitrice di altcoin e ti chiedi quando potrebbe arrivare il loro momento, dovrai purtroppo aspettare: per ora siamo nel luogo diametralmente opposto.
Secondo i dati CMC, siamo sulla buona strada per finire in piena bitcoin season, la cui soglia è fissata a 25. Il trend in questo senso è a favore di BTC: settimana scorsa ci trovavamo a 43, ieri a 39 e oggi a 37.
Cosa significa tutto ciò? Molto semplice: BTC è inchiodata ai soliti livelli da ormai due settimane, mentre le altcoin non riescono a tenere botta e perdono terreno. I numeri non mentono e negli ultimi 30 giorni ecco cosa ci hanno raccontato:
- BTC: -8,5%. La regina delle coin resta al solito livello da 14 giorni;
- ETH: -15,5%. Ethereum attende l’update Pectra e prova a riordinare le idee;
- SOL: -38%. Dopo gli eccessi da memecoin di gennaio, la coin nativa di Solana è in un periodo di crisi;
- XRP: -16,7%. La coin di Ripple resta in forma straordinaria, essendo passata dai circa 0,5$ di novembre ai 2,5 attuali;
- AVAX: -35,5%. La criptovaluta nativa di Avalanche vive un momento difficile dopo le ottime performance di fine 2024;
- LINK: -21%. Chainlink continua a migliorare e la coin resta a livelli ben superiori rispetto al pre-pump di fine 2024. Occhio però al trend;
Salvo alcune eccezioni (vedi Litecoin e BNB dell’exchange Binance), la situazione generale è negativa, con ripercussioni più o meno marcate sulle altcoin. Bitcoin riesce invece a difendersi e contenere le perdite.
Chi detiene altcoin può solo avere pazienza: per adesso e con tutto quello che sta accadendo, il mercato non vuole assumersi rischi eccessivi e preferisce rifugiarsi su BTC, oppure su asset esterni al mondo crypto.