Le Bahamas detengono fondi di FTX
Di Gabriele Brambilla
Il Regolatore del Paese caraibico avrebbe nei propri wallet ben 3,5 miliardi di asset crypto provenienti da FTX. Ora si discute su che fine potrebbero fare.
Fondi di FTX presso le Bahamas
3,5 miliardi di asset crypto di FTX sarebbero parcheggiati nei wallet della Securities Commission of the Bahamas. Possibile ritorno di fondi nelle tasche degli utenti?
Il regolatore dello Stato caraibico ha dichiarato di possedere diversi miliardi in criptovalute provenienti da FTX Digital Market, sussidiaria del fallito exchange.
Secondo quanto riportato, gli asset sarebbero stati trasferiti il 13 novembre 2022, giorno seguende alla bancarotta. A operare lo spostamento nientemeno che l’ex CEO Sam Bankman-Fried, in seguito arrestato, estradato negli USA e in attesa di giudizio.
La motivazione dietro questa mossa sarebbe quella di mettere in sicurezza i fondi. Infatti, in seguito al fallimento, quel che sembra un attacco avrebbe sottratto all’exchange oltre 475 milioni di dollari. Tuttavia, considerando gli schemi poi svelati, non c’è ancora certezza riguardo queste transazioni non autorizzate.
La Commissione ha quindi preso in carico crypto per un valore di circa 3,5 miliardi di dollari. Tutto a titolo temporaneo e a tutela dei consumatori, in attesa che la situazione si raffreddasse.
Lo scenario è però incerto.
Il Regolatore si trova in una posizione scomoda: prima finito sotto la lente di ingrandimento dopo la bancarotta di FTX, ora bersaglio di voci che suggeriscono un coordinamento tra esso e Bankman-Fried. Parrebbe infatti che sia stata la Commissione stessa a suggerire a SBF di spostare i fondi presso i propri wallet. Trattasi però di supposizioni in attesa di un’accurata ricostruzione dei fatti.
Vi è poi chi lancia accuse meno gravi, come quella che vede la Commissione non autorizzata a muoversi in questo senso. Una grande confusione da dissipare al meglio.
Ritorno di capitali?
I contrasti non terminano però qui: secondo FTX e debitori, gli asset presi in custodia dalla Commissione ammontavano a circa 296 milioni, non 3,5 miliardi. Essi inoltre sostengono che, come scritto poc’anzi, né Sam Bankman-Fried né il regolatore avessero l’autorità per procedere con l’operazione.
Gli FTX Debtors hanno chiesto alla Securities Commission of the Bahamas di fornire dati certi. In aggiunta, chiedono l’immediato rilascio dei fondi.
Indipendentemente dall’ammontare, questo tesoretto potrebbe essere indirizzato verso i creditori della piattaforma, probabilmente passando prima dalle mani dei curatori fallimentari.
Siamo però davvero distanti da qualcosa di certo. Attendiamo la risposta del Regolatore delle Bahamas, così da aggiungere un nuovo capitolo a una vicenda tra le più intricate e seguite nella storia delle criptovalute.
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