L’effetto FTX colpisce anche Gemini e Genesis
Di Davide Grammatica
L’exchange Gemini ha bloccato i rimborsi dai suoi prodotti “Earn”, e sta ora cercando soluzioni con Genesis, a sua volta in cerca di nuova liquidità.
Il contesto
Gemini, secondo delle note ufficiali, starebbe lavorando con Genesis e Digital Currency Group per trovare una soluzione che consenta agli utenti di riscattare i propri fondi dal prodotto “Earn” dell’exchange, ad oggi bloccato.
“Questa rimane la nostra massima priorità, e comprendiamo che Genesis e DCG si stanno impegnando a esplorare ogni possibile opzione per adempiere ai propri obblighi nei confronti degli utenti del prodotto Earn”, si legge nel tweet della società.
Lo scorso 16 novembre, infatti, il CEX aveva annunciato che non sarebbe stato in grado di soddisfare i rimborsi dei clienti, proprio a seguito della notizia che Genesis, suo partner, aveva riscontrato problemi di liquidità.
Genesis sta quindi cercando un prestito di emergenza da un miliardo di dollari, che però non ha ancora trovato realtà interessate.
Binance e altre soluzioni
In questo senso, Binance, che era il migliore indiziato, ha rifiutato di investire in Genesis, citando un potenziale conflitto di interessi con il suo modello di business. Genesis, a sua volta, ha cercato liquidità anche da Apollo Global Management, senza però successo.
Tutta la vicenda, come si potrà intuire, è nata dalla capitolazione dell’exchange FTX. E tutta la community rimane ora con il fiato sospeso, attendendo le mosse dei vari protagonisti del settore. Genesis, per ora, nonostante una corsa ai prelievi presso l’exchange affiliato dell’azienda, Gemini, non avrebbe fretta di presentare istanza di fallimento, e questo nonostante Binance abbia rifiutato di investirci.
“Non abbiamo in programma di dichiarare bancarotta a breve”, ha dichiarato un rappresentante di Genesis, a delle testate online. “Il nostro obiettivo è quello di risolvere consensualmente la situazione attuale senza la necessità di alcuna dichiarazione di fallimento, e Genesis continua ad avere conversazioni costruttive con i creditori”.