Game changer Trump e Melania: il mondo crypto è già AI LORO PIEDI?
Di Davide Grammatica
Il lancio ufficiale di due memecoin da parte di Donald e Melania Trump può essere per molti analisti un “cambio si paradigma” nel mondo crypto
Trump e Melania cambiano le regole del gioco
Il lancio delle memecoin $TRUMP e $MELANIA, in via ufficiale, da parte della più importante e potente figura politica mondo, non può non rappresentare un cambio sostanziale dell’approccio degli Stati Uniti all’industria crypto.
Per certi versi, un cambio anche troppo violento rispetto a quanto la community si auspicasse, visto che si è passati rapidamente da un rinnovato sostegno al settore al lancio di due memecoin “istituzionali”.
Il token TRUMP ha fatto letteralmente scoppiare l’attività su Solana, con la coin che è arrivata a superare i $10 miliardi di capitalizzazione in un paio di giorni. A un certo punto la capitalizzazione completamente diluita aveva superato quella di DOGE, e solo l’annuncio di MELANIA ha poi arrestato la sua cavalcata rialzista.
Ma più che il prezzo, ad assumere un ruolo rilevante è l’approccio del neo-presidente, che di per sé anticipa una nuova era normativa, in cui le crypto non sono più un qualcosa di pericoloso da screditare (a tutela dei cittadini), ma uno strumento per avvicinare le masse.
Secondo Bernstein, per esempio, quello di Trump potrebbe essere un precedente fondamentale, in seguito al quale i politici propenderanno sempre più a una politica favorevole alle crypto per il loro “potenziale elettorale”. Gli esempi, tra l’altro, ci sarebbero già, come Argentina e Canada, dove Bitcoin e le crypto sono già un importante argomento politico.
Il dibattito sulle nuove memecoin presidenziali
Negli Usa si è già acceso il dibattito. Se pre qualcuno il lancio di queste memecoin è il segno di rinnovata libertà e spinta all’innovazione, per altri è il segnale di tempi difficili in arrivo.
Tra questi c’è Eric Balchunas di Bloomberg. “Capisco che, probabilmente, è stato fatto per aumentare l’entusiasmo rispetto all’alba di una nuova era”, ha scritto. “Ma mi sembra un errore non forzato in divenire”.
I don’t like it. I get its prob being done to add to the enthusiasm for the dawn of a new era but it seems exploitative. Unforced error in the making IMO. https://t.co/qMxItkgMAN
— Eric Balchunas (@EricBalchunas) January 18, 2025
Abbondano inoltre le voci di favoritismi, insider trading e problemi di tokenomics: l’80% del token in mano a CIC Digital (entità affiliata a Trump) preoccupa rispetto ai primi trade, ma i segnali che questi asset possano “durare” a prescindere dal “meme” sono molti, e lasciano pensare che questa non sia affatto un’operazione esclusivamente speculativa.
“Capitalizzare il marchio e la politica di Trump”, sempre secondo Bernstein, avrebbe una grande “potenziale longevità”.
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