Hong Kong: nuova regolamentazione per gli exchange crypto
Di Davide Grammatica
La Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong ha delineato nuove regole per le piattaforme di trading di asset virtuali, per le quali sarà necessaria una licenza
Hong Kong regola il settore crypto
Nelle ultime ore, la Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong ha presentato le nuove normative alle quali le piattaforme di trading di asset virtuali dovranno fare riferimento.
Si istituisce così un nuovo regime di licenze per gli exchange, per le quali dipenderanno le possibilità delle piattaforme di offrire il loro servizio agli investitori retail, secondo nuovi criteri di sicurezza.
Sotto la nuova regolamentazione, quindi, tutte le piattaforme che intendono richiedere una licenza, comprese le preesistenti, dovranno iniziare a rivedere i propri sistemi di sicurezza, preparandosi al nuovo regime.
“Coloro che non intendono richiedere una licenza”, si legge nel comunicato, dovranno invece “repararsi per una chiusura ordinata della loro attività a Hong Kong”.
A partire da giugno 2023, la regolamentazione prenderà in oggetto anche le stablecoin, e il documento definisce già alcuni requisiti, come la valutazione del profilo di rischio dei clienti e la definizione di limiti per garantire che la loro esposizione sia “ragionevole”.
Un regolamentazione crypto a lungo termine
In base alle misure proposte, poi agli operatori eseguire la due diligence sui token e monitorarli, valutando lo stato normativo dell’attività in ciascuna giurisdizione in cui l’operatore fornisce servizi di negoziazione.
Inoltre, dovranno essere fatti controlli sulla liquidità dell’operatore, verificando se le sue partecipazioni sono concentrate o controllate da un numero ristretto di persone fisiche o giuridiche.
Gli operatori potranno poi offrire solo token che soddisfano i criteri della SFC, eseguendo audit per gli smart contract per verificare la presenza di falle di sicurezza.
In questo senso, la SFC ha proposto agli operatori di fornire anche un accordo di compensazione per coprire i rischi delle operazioni, monitorando contestualmente l’ammontare delle attività dei clienti detenute e adeguare la disposizione di conseguenza.
Infine, l’SFC riconosce la volontà degli operatori di offrire prodotti derivati, ed è aperto ad ascoltare proposte di modelli di business.
Per tutto il 2022, la SFC sembrava riluttante a consentire agli investitori retail l’accesso alle crypto nell’ambito del suo regime di licenze per asset virtuali. Tuttavia, sembra aver cambiato la propria posizione.
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