I 75.000 BTC di Mt. Gox nel mirino di un gestore patrimoniale
Di Davide Grammatica
Il gestore patrimoniale Strive Enterprises ha messo gli occhi sui crediti legati a Mt. Gox, 75.000 BTC ancora legati al patrimonio dell’ex exchange

L’idea di Strive
Strive Enterprises, società di gestione patrimoniale fondata da Vivek Ramaswamy (ex candidato alle primarie del partito repubblicano Usa), avrebbe messo nel mirino i i crediti legati a Mt. Gox, 75.000 BTC ancora legati al patrimonio dell’ex exchange giapponese crollato nel 2014.
In un documento depositato di recente presso la SEC, Strive avrebbe rivelato la sua intenzione di acquisire esposizione a BTC con un’operazione che potrebbe permetterle di ottenere un “prezzo di acquisto scontato”, per un valore potenziale di circa 8 miliardi di dollari.
Rispetto al caso Mt. Gox, i creditori dovrebbero essere rimborsati entro il 31 ottobre 2025. Per ottenere queste posizioni, Strive avrebbe quindi siglato una partnership con 117 Castell Advisory Group, con l’obiettivo di “reperire e valutare” questi crediti.
Se conclusa con successo, Strive metterebbe le mani su una grande quantità di Bitcoin, e con uno sconto rispetto al loro reale valore corrente di mercato.
Sulla scia di Strategy e Metaplanet
Tutto ciò è un passo fondamentale ben più ampio, e che comprende anche la recente fusione della società con la società quotata al Nasdaq Asset Entities, che ha come obiettivo quello di creare la prima public company di gestione patrimoniale interamente focalizzata su Bitcoin.
Nella corsa a costituire nuove riserve di BTC (nazionali e non), Strive di propone quindi come nuovo veicolo di accesso istituzionale alla prima criptovaluta.
L’esempio che si segue è quello di Strategy (MSTR), la società di Michael Saylor, e di Metaplanet, la “MicroStrategy giapponese”, che continuano ad aggiornare i loro bilanci nell’ordine di milioni (se non miliardi) di dollari in BTC.
La metodologia di Strive è però inedità: il recupero giudiziale dei crediti crypto storici. Potenzialmente, oltre ad amplificare i rendimenti, la mossa potrebbe anche riscrivere il modo in cui le aziende costruiscono una tesoreria digitale sostenibile nel tempo.
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