Il crollo non salva nessuno: Indici e crypto in rosso, altcoin a picco
Di Daniele Corno
Un venerdì di sangue sui mercati finanziari: Indici USA a picco trascinano a ribasso il mercato crypto, per le Altcoin tutto da rifare

Wall Street apre in rosso
Dopo i dati sulla disoccupazione, in crescita al 4.2% rispetto al precedente 4.1%, sul mercato è aumentata la volatilità. L’apertura di Wall Street alle 15.30 ha accelerato il movimento ribassista, con i principali indici USA in forte rosso.
Il Dow Jones apre a -1.3%, seguito da Standard & Poor’s 500 con un -1.6% e da Nasdaq 100, a ribasso del -2%. Ribassi che non escludono i listini Europei, con l’Euro Stoxx e il Dax di Francoforte in calo del -2.5%.
Un movimento unidirezionale, che ha favorito all’opposto, un rally giornaliero dell’oro, vicino ad una performance da +2%.
Le vendite arrivano a seguito di un picco di volatilità a rialzo. Il VIX infatti, anche noto come “indice della paura”, torna sopra il livello critico di 20, spinto da un rialzo del +22% nella singola sessione.
Dati che spaventano il mercato, con i primi timori sul futuro dei prossimi mesi. Come risposta, dopo l’ultimo FOMC di mercoledì, crescono invece le probabilità di un taglio ai tassi nel prossimo FOMC, atteso per il 17 settembre. Probabilità che schizzano sopra l’80% di probabilità attesa di un taglio di 25 punti base.
Bitcoin sotto i $115k, Altcoin a picco
Il ribasso odierno non esclude Bitcoin che, dopo un -1.75% nella giornata precedente continua il ribasso, perdendo i $115.000 dollari.
Un ribasso contenuto, quantomeno osservando i movimenti a cui Bitcoin ci ha abituato. Le svendite colpiscono infatti maggiormente il mercato Altcoin.
Ethereum in primis che, dopo aver frantumato il record di 20 giorni consecutivi di flussi positivi sugli ETF, oggi perde il -2% fino, scendendo fino ad area $2.550. Sorte simile per tutte le principali Altcoin, che, insieme a BTC ed ETH contano liquidazioni da $900 milioni nelle ultime 24 ore.
È già il momento di preoccuparsi? La volatilità nei mercati non è certo mancata negli ultimi mesi e l’esperienza, dovrebbe insegnarci a mantenere la massima lucidità.
Dati negativi, timori e possibilità che crescono per i primi tagli dei tassi, potrebbero in realtà agire da driver per questo mercato. La risposta come sempre, è nelle mani degli attori di mercato e per noi osservatori, non ci rimane altro che osservare i grafici.
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