Indice Case-Shiller: focus sul mercato immobiliare

Di Gabriele Brambilla

L'Indice Case-Shiller ci permette di osservare il mercato immobiliare americano, aiutandoci a capire in che direzione sta andando l'economia

Indice Case-Shiller: focus sul mercato immobiliare

Un'occhiata al mercato immobiliare...

In questo approfondimento andremo a esplorare uno dei dati più rilevanti per il comparto immobiliare americano; stiamo parlando dell’Indice Case-Shiller , pubblicato da S&P Global.

Il mercato immobiliare ha un’importanza estrema in molte economie, soprattutto in quella a stelle e strisce. Il suo andamento condiziona ed è condizionato da dinamiche più grandi, che un investitore deve seguire con la massima attenzione.

Capiamo come restare sul pezzo mediante questo indicatore di rilievo.

Per accedere ai dati aggiornati rimandiamo alla pagina dedicata sul sito di S&P Global.

Che cos'è l'Indice Case-Shiller?

L’Indice Case-Shiller, ufficialmente noto come S&P CoreLogic Case-Shiller Home Price Index, è uno degli indicatori più seguiti per misurare l’andamento dei prezzi del settore residenziale negli Stati Uniti.

L’index è calcolato mensilmente e si basa sulle transazioni ripetute di immobili. Esso confronta i prezzi di vendita attuali con quelli delle stesse proprietà in passaggi precedenti, così da offrire un dato più accurato rispetto alla semplice media o mediana.

Creato dagli economisti Karl Case e Robert Shiller, l’indice è diventato una vera e propria bussola per analizzare l’evoluzione del mercato immobiliare. Viene pubblicato da S&P Dow Jones Indices, ed è articolato in diversi sottoindici; tra i più noti troviamo il National Home Price Index, il 20-City Composite e il 10-City Composite, che coprono rispettivamente il mercato nazionale e quello delle principali aree metropolitane.

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Perché è così importante?

Il Case-Shiller è considerato uno dei migliori termometri della salute del mercato immobiliare statunitense.

I prezzi delle abitazioni non solo riflettono l’equilibrio tra domanda e offerta, ma sono anche strettamente legati alla fiducia dei consumatori, ai tassi d’interesse e al ciclo economico generale. Se l’indice mostra una crescita sostenuta, potrebbe indicare un mercato in espansione e una maggiore ricchezza delle famiglie. Al contrario, un calo può segnalare debolezze strutturali o rischi di correzione. Perciò, andiamo ben oltre il solo mercato immobiliare e possiamo osservare dinamiche ben più ampie.

Dal punto di vista macroeconomico, i dati Case-Shiller influenzano le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, in quanto un’accelerazione dei prezzi immobiliari può alimentare le pressioni inflazionistiche. Inoltre, gli operatori di mercato osservano con attenzione questo indice per anticipare le tendenze nel settore edilizio e nei consumi, che costituiscono una fetta significativa del PIL statunitense.

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Case-Shiller Index e Crisi del 2008

L’indice Case-Shiller ha giocato un ruolo fondamentale nella lettura e comprensione della bolla immobiliare che ha preceduto la crisi finanziaria globale del 2008.

Negli anni immediatamente precedenti al crollo, il Case-Shiller aveva evidenziato una crescita anomala e insostenibile dei prezzi delle case in molte aree metropolitane degli Stati Uniti. Tra il 2000 e il 2006, l’indice mostrò aumenti annuali a doppia cifra in città come Las Vegas, Miami e Phoenix, segnalando chiaramente che il mercato era in fase di surriscaldamento. Possiamo osservare la tendenza nel grafico a termine paragrafo (fonte Ben776, Wikimedia Commons).

Tuttavia, nonostante questi segnali d’allarme, molti analisti, investitori e istituzioni finanziarie sottovalutarono l’importanza dei dati forniti dall’indice. Alimentati da una fiducia eccessiva nel continuo rialzo dei prezzi e supportati da pratiche creditizie rischiose (mutui subprime), milioni di americani furono spinti a comprare case che non potevano realmente permettersi. Una brutta situazione di “testa sotto la sabbia” collettiva, che oggi sappiamo bene com’è andata a finire.

Quando il mercato iniziò a invertire la rotta nel 2007, il Case-Shiller fu tra i primi strumenti a registrare il calo dei prezzi in modo chiaro e sistematico. Il declino accelerò nel 2008, con un crollo generalizzato che in alcune aree raggiunse punte superiori al 30% rispetto ai massimi pre-crisi. L’effetto domino sui titoli legati ai mutui ipotecari, detenuti da grandi banche e istituzioni finanziarie, contribuì all’implosione del sistema, culminando nel fallimento di Lehman Brothers e nell’intervento straordinario della Federal Reserve. Tutto il resto è storia e sappiamo bene com’è andata a finire: furono necessari anni di sforzi per recuperare appieno.

L’esperienza del 2008 ha rafforzato il ruolo del Case-Shiller come indicatore di riferimento per il settore immobiliare. Oggi viene monitorato con molta più attenzione da economisti, investitori e policy maker, proprio perché ha dimostrato di essere un termometro affidabile dei cicli del mercato residenziale.

Case-Shiller Index e Crisi del 2008

Il raffreddamento post-2022

Vediamo un breve caso più recente.

Dopo il boom dei prezzi nel biennio 2020–2021, spinto da tassi d’interesse bassi e forte domanda post-pandemica, l’Indice Case-Shiller mostrò un progressivo rallentamento nel corso del 2022 e del 2023.

Questo raffreddamento era legato principalmente all’aumento dei tassi sui mutui, che ridusse l’accessibilità al mercato per molte famiglie americane.

In alcune città, come San Francisco o Phoenix, l’indice registò flessioni anche dell’8–10% su base annua, a testimonianza di un’inversione del ciclo. Tuttavia, altre aree più stabili come Miami o Chicago conservarono un trend positivo. Questo a conferma del fatto che il mercato immobiliare americano non è omogeneo, ma profondamente legato alle dinamiche locali.

In ogni caso, il Case-Shiller Index si è confermato ancora una volta come affidabile e prezioso per tutti gli addetti ai lavori e investitori (immobiliari e non).

Conclusioni sull'Indice Case-Shiller

L’Indice Case-Shiller è uno strumento statistico sul mattone, certo, ma è anche un metodo per osservare e comprendere a fondo l’economia americana.

Il mattone è infatti connesso con dinamiche quali inflazione, tassi di interesse, fiducia e tanto altro ancora. Un intreccio complesso che bisogna tenere monitorato per non perdersi delle informazioni importanti.

In questo senso, il Case-Shiller Index è uno dei migliori alleati da avere al proprio fianco. Non scordiamoci di consultarlo di tanto in tanto!

Leggi di più: quali indicatori economici seguire?


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