Investimenti crypto: è pura FOMO tra le istituzioni!
Di Davide Grammatica
Con la vittoria di Trump, sempre più investitori istituzionali scommettono su Bitcoin, e gli ETF spot BTC segnano sempre nuovi record
I numeri degli ETF nel post-elezioni
Con l’elezione di Donald Trump a nuovo presidente Usa, anche le preoccupazioni normative che riguardavano diverse istituzioni finanziarie americane sembrano aver lasciato posto alla FOMO per la prima criptovaluta, che oggi viaggia in “price discovery” sopra gli $84k.
ETF spot BTC ed ETH, cex e miner sembrano la nuova gallina dalle uova d’oro della finanza tradizionale, per un atteggiamento palesemente bullish che si manifesta negli inflow nei prodotti di investimento crypto.
Questi hanno raccolto, come segnala CoinShares nell’ultima settimana, circa $1,98 miliardi, per la quinta settimana consecutiva con afflussi positivi e sempre nell’ordine dei miliardi di dollari. Gli inflow totali da inizio anno ammontano a $31,3 miliardi, per un AuM da $116 miliardi e un volume settimanale da $20 miliardi, il livello più alto registrato dallo scorso aprile.
Si sbloccano anche gli ETF spot ETH
La categoria dei prodotti “Bitcoin” ha registrato, da sola, inflow per $1,8 miliardi, per un trend che non sembra avere intenzione di interrompersi dopo una concatenazione di eventi particolarmente favorevoli, dal taglio ai tassi di interesse a settembre alla recente elezione di Trump. IBIT di BlackRock è, come sempre, in prima fila, e a meno di un anno dal lancio è già nell’olimpo degli ETF.
Sorride, nel mentre, anche Ethereum, con gli ETF spot ETH che contribuiscono a raccogliere circa 157 milioni, la cifra settimanale più alta raccolta dal lancio dei prodotti in questione. Dietro di lui, rimangono positive anche le performance delle altcoin (in particolare Solana con $3,9 milioni), e le azioni blockchain ($61 milioni).
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