Israele: Binance congela i conti crypto di Hamas
Di Davide Grammatica
Le autorità israeliane, in collaborazione con Binance, hanno congelato tutti gli account sospettati di essere collegati ad Hamas, che li sfruttava per ricevere donazioni
Binance interviene in Israele
Nelle ultime ore, la polizia israeliana e la sua unità specializzata in cyber security hanno annunciato una collaborazione con l’exchange Binance, per congelare ogni tipo di conto legato (anche solo potenzialmente) ad Hamas.
L’iniziativa, che nasce dalla volontà del Ministero della Difesa nel difficile contesto di guerra di questi giorni, è parte del contrattacco di Israele nei confronti dell’organizzazione politico-militare palestinese, che sfrutterebbe proprio i canali CeFi e crypto per raccogliere fondi e donazioni.
L’exchnage, in questo senso, ha partecipato attivamente nell’individuazione di questi account. “Binance collabora attivamente con le forze dell’ordine e i regolatori globali per combattere il finanziamento del terrorismo”, ha dichiarato il CEX alla stampa. “Il nostro team ha lavorato 24 ore su 24 per supportare gli sforzi in corso e garantire non solo la sicurezza dell’ecosistema blockchain, ma di tutta la community globale”.
Crypto e terrorismo
Hamas, del resto, non è nuova a sfruttare i canali crypto per perseguire i suoi scopi. Un primo appello, per ricevere finanziamenti ed evadere le sanzioni internazionali, è stato registrato nel febbraio 2019, e un report di Reuters di qualche mese fa aveva evidenziato come, già nel 2021, Israele avesse già bloccato circa 200 account su Binance. Chainalysis stessa, invece, aveva più volte segnalato come Hamas fosse riuscita negli anni a raccogliere ingenti somme di denaro tramite criptovalute.
Una circostanza comprovata proprio da Israele, che lo scorso giugno aveva dichiarato di aver sequestrato circa 1,7 milioni di dollari in crypto da conti legati a Hezbollah, altra organizzazione politico-militare libanese e alleata di Hamas.
Del resto, entrambe le organizzazioni (definite “terroristiche” dalla comunità internazionale) sono state escluse dal sistema finanziario globale, e le criptovalute hanno rappresentato una soluzione parziale ma automatica del problema.
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