JPMorgan: al via l’utilizzo di asset tokenizzati a garanzia
Di Davide Grammatica
Con il nuovo Tokenized Collateral Network (TCN), JPMorgan consentirà ai clienti di di utilizzare asset “tokenizzati” come garanzia.
JPMorgan e la tokenizzazione
JPMorgan ha inaugurato nelle ultime ore il Tokenized Collateral Network (TCN), ovvero una struttura interna delegata alla regolamentazione e alla gestione di asset tokenizzati utilizzati come garanzia.
TCN è un’applicazione basata su blockchain, ed è oggi operativa dopo aver concluso le prime transazioni di clienti come BlackRock e Barclays.
Nello specifico, BlackRock avrebbe utilizzato TCN per ottenere token dalla conversione di azioni di uno dei suoi “money market fund” (fondo comune monetario – MMF). Questi token sono stati trasferiti successivamente a Barclays, che invece li ha sfruttati per uno scambio di derivati OTC.
I primi test, invece, risalgono al maggio 2022, quando alcune azioni “tokenizzate” (sempre di BlackRock) furono utilizzate come collaterale sulla blockchain privata gestita dalla piattaforma Onyx Digital Assets.
La tradFi verso la blockchain
Secondo il Tyrone Lobban, a capo di Onyx Digital Assets e intervistato da Bloomberg, TCN avrebbe facoltà di gestire i processi relativi a queste garanzie in maniera quasi istantanea, cosa rivoluzionaria se si pensa ai tempi di gestione tradizionali (circa una giornata). Questo aspetto, implementato su tutto l’ecosistema finanziario, potrebbe quindi aumentarne enormemente l’efficienza.
Per ora, TCN sembra si concentri prevalentemente su MMF, ma secondo alcune indiscrezioni cercherà di aggiungere anche altri tipi si asset da utilizzare come collaterale.
In generale, è ormai opinione comune che la “tokenizzazione” possa portare a transazioni più rapide nella tradFi, e JPM guida questa corrente di pensiero. Già da tempo gestisce un sistema per pagamenti basato su blockchain, ovvero JPM Coin, e rispetto al trend della “tokenizzazione” guida il settore finanziario in virtù delle sue ormai solide basi in materia blockchain.
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