JPMorgan: “Crypto in bullrun, ma quanto può durare?"
Di Davide Grammatica
JPMorgan ha preso atto dell’ottima performance del settore crypto nelle ultime settimane, ma ha anche messo in guardia sulle prospettive di questa bullrun
JPMorgan rimane cauta sulle crypto
Secondo JPMorgan, in un suo ultimo report rilanciato da The Block, sono principalmente due i fattori che stanno trainando il mercato crypto nelle ultime settimane. Il primo, ovviamente, e come abbiamo più volte sottolineato anche noi, è il potenziale ancora inespresso dell’ormai prossima approvazione di un ETF spot BTC.
Ma non solo per la nuova liquidità che, nel caso, potrebbe stravolgere lo scenario crypto a cui siamo abituati. Un’eventualità del genere, infatti, sancirebbe una vittoria delle crypto anche a livello normativo, con la SEC che sarebbe costretta, per il futuro, ad avere un atteggiamento più indulgente sull’industria.
La cautela di JPM, tuttavia, nascerebbe proprio da qui. Secondo gli analisti del gigante bancario guidati da Nikolaos Panigirtzoglou, infatti, più che di “nuovo” capitale, si potrebbe parlare di uno “spostamento”, soprattutto da prodotti BTC già esistenti, come il trust GBTC di Grayscale, gli ETF “future” BTC o addirittura le azioni di società di mining. In più, non lascerebbero ben sperare gli esempi portati dagli ETF spot BTC già esistenti, come in Canada, nei confronti dei quali l’interesse non sembra aver toccato livelli sorprendenti.
L’altra faccia del bullmarket
Dal punto di vista delle regolamentazioni, invece, per quanto le vittorie di Grayscale e Ripple sulla SEC in tribunale abbiano scaldato la community, non sarebbe scontato un allentamento della pressione normativa.
La regolamentazione del settore, di fatto, è ancora “scarsa”, e negli Usa in particolare ancora “in sospeso”. Per questo, non bisognerebbe dare per scontato un cambio di posizione dei regolamentatori sulla base di due vittorie in tribunale.
Sull’halving, previsto per i prossimi mesi, la questione è leggermente diversa. Secondo JPM, infatti, per quanto il “dimezzamento” possa essere un fattore decisivo, riducendo esso l’offerta di nuovi BTC, non è da escludere l’ipotesi che questo evento sia “già prezzato” dal mercato.
Da questo punto di vista, non sarebbe quindi nemmeno inverosimile che si stia per delineare lo scenario perfetto per un “sell the news” che, una volta che verranno approvati gli ETF in questione, darà il via a una nuova fase ribassista.
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